La squadra di Matilde Celentano: in pole per lo staff Gori, Panigutti e Marcheselli

Consulente esterno Giacomo Mignano. L'esperienza nelle passate amministrazioni, le riflessioni dei consiglieri comunali prima di accettare un posto da assessori

La squadra di Matilde Celentano: in pole per lo staff Gori, Panigutti e Marcheselli
La giunta, certo; con un occhio ovvio ai tempi dei riconsegni per gli eletti; e poi gli incontri con i dirigenti per verificare l'andamento della macchina amministrativa, e...

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La giunta, certo; con un occhio ovvio ai tempi dei riconsegni per gli eletti; e poi gli incontri con i dirigenti per verificare l'andamento della macchina amministrativa, e con i vertici di aziende speciali e società partecipate, Abc su tutte. Ma un sindaco neo eletto, come lo è in queste ore Matilde Celentano a Latina, ha soprattutto bisogno di una squadra attorno, da nominare velocemente. Un team che lo accompagna in ogni momento della vita politica, ora dopo ora, minuto dopo minuto.

I NOMI

Detto in una parola, lo staff. Nomine a chiamata diretta fiduciaria del sindaco, con incarichi che hanno la stessa durata del mandato sindacale (ma che possono anche essere revocati prima in caso di perdita del rapporto fiduciario). In poche parole, il capo di gabinetto, il portavoce, il capo della segreteria, il direttore generale, un consulente esterno in grado di spiegare e risolvere beghe legali. Sono ancora indiscrezioni, e i condizionali sono d'obbligo, ma in piazza del Popolo ovviamente ci si sta già pensando, perché comunque lo staff va organizzato velocemente. E le prime ipotesi iniziano a girare. Come capo di gabinetto potrebbe tornare in piazza del Popolo una persona di esperienza che ha già ricoperto tale incarico sotto Vincenzo Zaccheo fino al 2010: Agostino Marcheselli. A capo della segreteria andrebbe invece Stefano Gori, che fu già capo di gabinetto sotto il sindaco Ajmone Finestra, e che ha ricoperto diversi incarichi nel tempo in società partecipate del Comune come Ecoambiente di cui fu presidente e Latina Ambiente di cui fu consigliere d'amministrazione; Gori, inoltre, ha curato con particolare attenzione la campagna della sindaca. Come direttore generale il nome che gira da settimane è quello del giornalista Alessandro Panigutti, mentre resterebbe come consulente esterno in ambito legale (ruolo più volte ricoperto) Giacomo Mignano. Più articolato il discorso sulla comunicazione. Da ormai 23 anni, ovvero dalla legge 150/2000, il Comune di Latina, come centinaia di altri enti, è chiamato ad adeguarsi. La norma dice che ci deve essere un ufficio stampa istituzionale dell'ente; ci deve essere un portavoce per il sindaco inteso come figura politica; ci deve essere un Urp (Ufficio relazioni con il pubblico). Quest'ultimo c'è. I primi due, no.

Oggi la commissione elettorale centrale riprenderà i riconteggi sui consiglieri comunali. Toccherà alle liste di campo progressista, a supporto di Damiano Coletta: Lbc, Pd, Per Latina 2032 e M5S. Con la proclamazione finale che dovrebbe avvenire nei giorni successivi. A quel punto, il neo sindaco Celentano sarà libero di convocare il primo Consiglio comunale, in cui intenderebbe anche presentare la giunta. Le indiscrezioni confermano le valutazioni di chiamare in giunta i consiglieri che hanno avuto più voti. Consiglieri che, diventando assessori, dovranno dimettersi dal Consiglio. Ma alcuni potrebbero avere perplessità: consiglieri lo si è per cinque anni, assessori anche, a meno di ipotetici rimpasti di giunta. E se c'è un rimpasto, torni a casa. «I partiti dovrebbero però tutelare i propri consiglieri eletti che hanno fatto i migliori risultati per la lista e, in virtù della loro esperienza e competenza, vengono indicati per un prestigioso incarico assessorile e si dedicano h25 alla città», osserva Mauro Anzalone (FI) che intanto elenca le priorità: «Come FI vogliamo capire come stanno messe le casse del Comune e dire subito la verità ai cittadini, se i soldi non ci dovessero essere e si dovesse pensare quindi solo all'ordinario. In caso siano disponibili, le priorità dovranno essere il taglio dell'erba, la manutenzione delle strisce pedonali, soprattutto davanti alle scuole, la riapertura di aule chiuse in istituti scolastici, la cancellazione della tassa sulle insegne e sull'occupazione di suolo pubblico per negozi e pubblici esercizi».
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Il Messaggero