LA QUESTIONE GUBBIO Sul tavolo della Regione ci sono le istanze delle cementerie

LA QUESTIONE GUBBIO Sul tavolo della Regione ci sono le istanze delle cementerie
LA QUESTIONE GUBBIO Sul tavolo della Regione ci sono le istanze delle cementerie Barbetti e Colacem finalizzate all'utilizzo nei due stabilimenti eugubini del Css (Combustibile...

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LA QUESTIONE
GUBBIO Sul tavolo della Regione ci sono le istanze delle cementerie Barbetti e Colacem finalizzate all'utilizzo nei due stabilimenti eugubini del Css (Combustibile solido secondario), secondo le procedure del decreto semplificazione varato dal governo Draghi e sulla base delle direttive europee legate alla riduzione del consumo di Co2. La Regione sta vagliando la documentazione.

Una procedura aperta in Regione riguarda anche la Maio Tech Srl, che nella frazione di Padule ha raccolto l'attività dell'ex Sirio Ecologica nello smaltimento dei rifiuti speciali e ospedalieri. Su questa procedura si fa sentire l'avvocato Valeria Passeri che per conto dei comitati No Css nelle cementerie, per la Tutela ambientale della conca eugubina, Gubbio Salute Ambiente e Wwf Organizzazione aggregata della provincia di Perugia, ha trasmesso osservazioni con diffida. Il riferimento è all'Autorizzazione integrata ambientale (Aia) con la richiesta del gruppo Maio di una modifica che ritiene non sostanziale.
Le associazioni ambientaliste si erano già fatte avanti nel marzo scorso e fanno riferimento al parere pro veritate dell'ingegnere Luciano Blois. Viene esortata la Regione ad annullare la domanda di riesame dell'Aia. Si chiede «di archiviare il procedimento per difetto di documentazione minima necessaria a corredo della domanda, anche in merito alla provenienza dei rifiuti, compresi quelli speciali pericolosi, nonché la loro successiva destinazione», fino a voler conoscere «se sono previsti processi di inertizzazione dei rifiuti e se l'attività comporterà un aumento di movimentazione rifiuti, e come s'intende far fronte all'aumento delle emissioni acustiche stante la prossimità di ricettori sensibili». Le associazioni si dicono pronte ad agire in ogni sede, anche penale.
Massimo Boccucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero