La Provincia senza risorse: in prepensione 70 dipendenti

La Provincia senza risorse: in prepensione 70 dipendenti
LA POLITICAProvincia a un passo dal default e per alleggerire i costi si va verso il prepensionamento di 70 dipendenti nell'arco di tre anni. «Sarà un'uscita morbida e...

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LA POLITICA
Provincia a un passo dal default e per alleggerire i costi si va verso il prepensionamento di 70 dipendenti nell'arco di tre anni. «Sarà un'uscita morbida e concordata, secondo quanto previsto da una circolare della Funzione pubblica dell'aprile 2014 in applicazione delle prime misure di spending review varate dal governo Monti nel 2012 - conferma il presidente Giuseppe Rinaldi - I nostri dirigenti, insieme a Inps e sindacati, stanno valutando il provvedimento. Dai primi calcoli dovrebbero accedere al prepensionamento 30 dipendenti quest'anno, 20 il prossimo e altri 20 nel 2016. A tutt'oggi la Provincia non ha esuberi di personale, ma alla luce delle funzioni che stiamo per perdere gli esuberi ci saranno e noi vorremmo gestirli nella maniera più morbida possibile».

Quello che ha ora la Provincia è un gravissimo problema finanziario: alla luce degli ultimi tagli nei trasferimenti - 2 milioni di euro praticamente da restituire allo Stato solo quest'anno e 6 milioni il prossimo - per la prima volta è a rischio il pagamento degli stipendi. Per il resto si risparmia su tutto, anche sul riscaldamento mentre solo con un'oculata politica di riuso dei residui sono stati appaltati i cosiddetti «lotti neve», ovvero il servizio di spazzamento delle strade in caso di neve. Risultato: quella che doveva essere la sforbiciata-simbolo ai costi della politica e della casta si sta trasformando nell'agonia di servizi essenziali per i cittadini come il riscaldamento nelle scuole o la manutenzione delle strade, mentre resta ancora tutta da definire con la Regione la delicatissima partita dei trasferimenti di funzioni e risorse fin qui della Provincia ad altri enti. Il 5 agosto scorso Stato, Regioni, Province e Comuni si presero l'impegno politico a trovare un accordo sul trasferimento delle funzioni provinciali entro settembre. A settembre si stabilì invece che ogni Regione avrebbe regolato le funzioni delle proprie province entro la fine dell'anno. «Siamo a novembre e siamo ancora in alto mare, e siccome anche Regione e Comuni hanno problemi enormi di bilancio vorrei capire a chi alla fine rimarrà il cerino in mano...».
A.L.
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Il Messaggero