La macroregione è fatta, con università e imprese

La macroregione è fatta, con università e imprese
LA SFIDA PERUGIA La sfida è di quelle che potrebbero segnare un prima e un dopo, sta dentro l'acronimo Hamu e punta a qualcosa che assomiglia ad una macroregione. Tecnicamente lo...

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LA SFIDA
PERUGIA La sfida è di quelle che potrebbero segnare un prima e un dopo, sta dentro l'acronimo Hamu e punta a qualcosa che assomiglia ad una macroregione. Tecnicamente lo hanno chiamato hub interregionale, tradotto è l'alleanza tra Umbria, Marche e Abruzzo, ci sono le Regioni, le tre Confindustria regionali, poi quattro atenei, tre fondazioni e Cassa Depositi e Prestiti a benedire l'intera operazione.

L'idea di fondo sta nell'alleanza «tra scienza, conoscenza e imprenditorialità, elementi considerati come leve fondamentali per il rilancio del Centro Italia». Il progetto è stato presentato ieri nell'aula Magna dell'Università di Perugia. C'erano i tre presidenti di Regione Donatella Tesei, Francesco Acquaroli (Marche) e Marco Marsilio (Abruzzo). Il centro Italia viene visto come «collante» tra Nord e Sud e «opportunità» per tutto il Paese.
Le Università svolgono un ruolo decisivo, da motore dell'iniziativa: il rettore dell'Università di Perugia Maurizio Oliviero sarà il presidente di Hamu: «Questo hub non nasce per svolgere ulteriori analisi e ricerche - spiega - ma per utilizzare le conoscenze già esistenti e sintetizzare alcuni progetti da realizzare per lo sviluppo delle tre regioni». Saranno della partita anche il Gran Sasso Science Institute, l'Università degli Studi dell'Aquila e l'Università politecnica delle Marche. L'obiettivo è un sistema di collegamento tra atenei - cioè ricerca - e imprese, cioè lavoro. Sono convinti che possa funzionare i presidenti di Confindustria coinvolti: Antonio Alunni per l'Umbria insieme a Claudio Schiavoni (Marche) e Marco Fracassi (Abruzzo).
Ma ci sono anche le fondazioni: la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, la Fondazione Aristide Merloni e la Fondazione Magna Carta. Non solo, Hamu è stato pensato in accordo anche con Cassa Depositi e Prestiti ed entro due mesi saranno definiti i primi progetti da avviare a realizzazione.
Tre i binari di marcia: sostenere il sistema delle strat-up, di cui è gia stata avviata una mappatura, incidere sulle dimensioni delle imprese, perché i territori di Umbria, Marche e Abruzzo soffrono tutti di un certo nanismo delle aziende, e puntare alla vera competitività dei territori
«L'iniziativa è importante perché mette insieme sapere e ricerca verso uno sviluppo sostenibile di un territorio allargato, quello dell'Italia centrale di mezzo», spiega la governatrice Donatella Tesei. «Occorre superare una mentalità ristretta e lavorare con nuovo spirito», auspica il presidente della Regione Abruzzo Marsilio. «Una sfida assolutamente interessante», aggiunge il governatore delle Marche Acquaroli.
Federico Fabrizi

federico.fabrizi@ilmessaggero.it
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Il Messaggero