Latina, il sindaco Coletta: «La città ci vuole insieme, l'opposizione lo accetti»

Latina, il sindaco Coletta: «La città ci vuole insieme, l'opposizione lo accetti»
Sindaco a che punto è la formazione della Giunta? «Il Consiglio è un primo step, sono fiducioso che si...

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Sindaco a che punto è la formazione della Giunta?


«Il Consiglio è un primo step, sono fiducioso che si riesca a trovare un equilibrio. Iniziamo una fase in cui è necessaria l'operatività e la stabilità governativa. Gli incontri fatti con la coalizione di centrodestra sono stati abbastanza positivi e sono fiducioso. I punti programmatici individuati sono quellia cui legare questa governabilità».
Forza Italia prima e ieri Fdihanno detto di volere una giunta totalmente tecnica. Condivide?
«Quando ho parlato di nomi ho sempre detto che voglio persone dotate di competenza, quindi anche tecniche. Ma un sindaco che viene da un primo mandato deve mantenere una continuità amministrativa, e quindi ci potranno essere figure che mantengono questa continuità, non vanno considerate come figure politiche. Tra l'altro il nostro è un movimento civico. Mi aspetto da parte delle forze politiche oltre senso responsabilità, la capacità di cogliere questa opportunità, trasformare questa situazione in una opportunità».
E' un appello alla ragionevolezza? A non tirare la corda?
«Latina ha scelto me consapevolmente, mi ha votato pur sapendo che il centrodestra era maggioranza in Consiglio. Credo che questa fiducia alla mia persona vada rispettata. Io sono a disposizione della città. Chi la pensa diversamente, per carità scelta rispettabilissima, credo a questo punti tradisca la volontà della comunità di Latina».
In caso di tensioni tirerà per la sua strada, costi quel che costi?
«Io non la vedo così. So che non sarà semplice, ma certe coordinate cerco di mantenerle. E' un esercizio di pazienza e capacità di dialogo, però rimane il fatto che le mie scelte hanno una ricaduta sulla capacità di amministrare. E Latina questo si aspetta: essere amministrata».
Nominerà subito tutti e 9 gli assessori?
«E' una possibilità, ma potrei anche tenermi qualche delega».
Quali?
«Non ho ancora definito tutto».
In percentuale a che punto è formazione della Giunta?
«Al 50%».
Aveva choesto dei nomi al Pd, li ha ricevuti?
«Ancora no»
Quando incontrerà dem e i 5 Stelle?
«Dopo l'incontro con il centrodestra».
Ci saranno assessori romani o comunque di fuori Latina?
«Non lo escludo. Se mi si propone una persona con uno skill elevato è interesse della città coinvolgerlo».
E gli assessori di Lbc, chi resta tra gli uscenti?
«Devo tener conto delle scelte complessive».
Il vicensindaco?
«E' tutto in itinere, è una fase flessibile, aspetto una rosa di nomi da condividere. Da lì emergerà anche il nome del vicesindaco».
Quindi bisogna aspettare l'incontro di oggi, davvero non ha sentito nessuno del centrodestra in questi giorni?
«No, ho voluto sempre seguire una linea istituzionale, tutti devono essere partecipi di questi passaggi. Ho indicato i punti, ho chiesto se erano d'accordo, ora aspetto: questo è il binario per evitare trattative sottobanco che si prestano a mille interpretazioni».
La riunione di oggi sarà decisiva?
«Confido che lo sia, il consiglio del 9 è a un passo. La giunta e la linea di governo devono essere definite al più presto, stesso dicasi per l'individuazione del presidente del Consiglio, auspico che venga votato all'unanimità, sarebbe un segnale per tutta la città. Lo ripeto: la collettività ha scelto me come sindaco e una maggioranza di centrodestra in Consiglio, ergo vuole vederci all'opera insieme, ma con il voto ha detti che si fida del mio ruolo di garante di questo equilibrio».
Qualcuno sostiene che lei pensa piuttosto al suo futuro politico.

«Sgombriamo il campo, per me questo secondo tempo è importante e vitale, voglio portare a termine le cose avviate. Se potrò avvalermi di competenze che arrivano da altri partiti, beh, ben vengano».

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Il Messaggero