Latina, l'incendio fa di nuovo paura: nuovo focolaio in via Rossetti

Latina, l'incendio fa di nuovo paura: nuovo focolaio in via Rossetti
Nuovo focolaio ieri pomeriggio in Via Rossetti, dove nei due giorni precedenti si erano già verificati altri incendi, tra cui quello più grande di mercoledì...

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Nuovo focolaio ieri pomeriggio in Via Rossetti, dove nei due giorni precedenti si erano già verificati altri incendi, tra cui quello più grande di mercoledì scorso, quando mezza città era stata invasa dal fumo e ben trentacinque ettari erano andati bruciati. Tre erano stati i quartieri coinvolti dal maxi rogo: la lottizzazione Cucchiarelli, R6 (mercato settimanale) e Piccarello. E ieri le fiamme sono tornate ad essere alte proprio a Piccarello, nella zona stavolta più vicina a Piazza Aldo Moro. L'incendio, improvviso e violento forse anche a causa del vento moderato che ha iniziato a spirare nel primo pomeriggio, si è propagato rapidamente a partire dalle 16 circa dietro alcuni capannoni commerciali, vicino all'ex sede dell'archivio di Stato e alle spalle del bowling.

La zona è confinante con alcuni ristoranti, negozi e un autolavaggio e nei relativi parcheggi c'erano tante automobili parcheggiate. Un pericolo imminente per le attività commerciali e per le automobili. Spegnere il rogo velocemente era necessario anche per far sì che le fiamme non arrivassero ai capannoni: scongiurato il disastro per fortuna, ma sul luogo dell'incendio anche ieri è stata necessaria una mobilitazione di forze tra vigili del fuoco, polizia e carabinieri. I vigili del fuoco erano con due mezzi, e poi c'era la protezione civile di Passo Genovese a fare da supporto con le sue squadre. Anche i militari dell'Arma sul posto: per un sopralluogo e sempre alla ricerca di testimonianze ed elementi che riescano a far capire la natura di questi roghi ricorrenti. Perché se non è impossibile ma neanche così probabile che l'incendio abbia ripreso vigore da sé in un punto sì vicino alla zona percorsa dalle fiamme nei giorni precedenti, ma al confine, resta ancora in piedi l'ipotesi del dolo. A far riflettere gli investigatori, l'estensione del rogo iniziale e la possibilità che i reperti trovati fossero inneschi.

Può aver fatto il vento tutto da sé? A questa domanda stanno cercando di rispondere i carabinieri, in particolare i forestali che stanno indagando. Il fumo anche ieri si è levato in una grossa colonna: era bianca e a tratti nera. A bruciare era soprattutto la vegetazione della zona, ma probabilmente anche dell'immondizia: l'area infatti era sul retro di alcuni esercizi commerciali, nella fitta vegetazione tra Via Rossetti e Strada della Rosa, a diversi metri di distanza dalla strada. Se di dolo si tratta, chi voleva agire, poteva farlo indisturbato.

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Il Messaggero