ILCOLLOQUIOL'idea della nuova assessora a scuola e cultura del Comune di Latina, Laura Pazienti, è quella di creare un percorso circolare che possa far incontrare sia gli...
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L'idea della nuova assessora a scuola e cultura del Comune di Latina, Laura Pazienti, è quella di creare un percorso circolare che possa far incontrare sia gli studenti che tutti i cittadini di Latina. Come farlo? Restuituendo alla città dei luoghi di aggregazione. Voglio partire da qui, dall'idea che la città possa tornare a vivere il tempo dell'incontro e della socializzazione in luoghi predisposti a farlo. Sono qui da circa una settimana quindi sto strutturando una serie di incontri, a partire dalle scuole, per capire qual è il sentore. Quello di cui posso parlare ora è l'idea di come strutturare questo percorso. Un'idea che sembra semplice, ma che deve essere realizzata e dunque da qualche parte bisogna inziare - spiega l'assessora - io ho deciso di farlo partendo dagli incontri con le scuole. In questi giorni i dirigenti scolastici mi stanno raccontando quali sono i problemi che devono affrontare e oltre all'aspetto edilizio, di cui ci occuperemo insieme all'ufficio manutenzioni con tutti i fondi che devono arrivare, c'è anche l'aspetto che riguarda gli spazi. Mancano infatti luoghi dove gli studenti, dai più piccoli a quelli che studiano all'università, possano incontrarsi, condividere idee, discutere. Senza dimenticare poi la terza età, anche loro hanno bisogno di spazi e di vivere la cultura, non intesa solo come mostre o spettacoli, ma anche come incontri e valorizzazione della città, spiega Pazienti. Si partirà della biblioteca, la cui riapertura è attesa a breve: Oltre allo spazio del silenzio, che chiunque l'ha frequentata ricorda, ci sarà anche un punto di aggregazione e di parola. Per gruppi classe, per i bambini, per chiunque abbia voglia di condividere un'idea. Ho in mente vernissage, presentazione di libri. Credo che scuola e cultura confluscano dalla stessa parte e da qui si deve partire per sviluppare il percorso che riprenda anche in considerazione le nostre radici, non solo dalla bonifica, ma ancora prima. Ovviamente ci saranno spazi istituzionali, penso al museo Cambellotti con tutto il lavoro che è stato fatto, ma non deve esserci sono quello. Si può fare ancora di più in molti altri luoghi non convenzionali per proiettare tutti verso un'idea di città accogliente e che guarda al futuro. In questo spazio circolare, infatti, ognuno può ritrovarsi dove preferisce, spiega l'assessora che conclude: E' un'idea semplice in fondo, ma complessa. E' il momento, adesso, di muovere i primi passi verso questa direzione.
Francesca Balestrieri
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Il Messaggero