Inchiesta Reset dell'Antimafia, il primo marzo si apre il processo per i 31 imputati

Inchiesta Reset dell'Antimafia, il primo marzo si apre il processo per i 31 imputati
Si aprirà il 1 marzo prossimo davanti alla Corte di assise di Latina il processo a carico delle 31 persone coinvolte nell'operazione Reset coordinata dalla Dda che a...

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Si aprirà il 1 marzo prossimo davanti alla Corte di assise di Latina il processo a carico delle 31 persone coinvolte nell'operazione Reset coordinata dalla Dda che a febbraio dello scorso anno ha portato all'arresto di un vasto gruppo di esponenti e fiancheggiatori dei clan criminali del capoluogo, in particolare dei Travali.

Ieri il gip del Tribunale di Roma Monica Ciancio ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Luigia Spinelli e rinviato a giudizio tra gli altri Angelo Travali, Salvatore Travali, Costantino Di Silvio detto Cha Cha, Gian Luca Ciprian, Alessandro Zof, George Valeriu Cornici, Luigi Ciarelli, Davide Alicastro, Ermes Pellerani, Cristian Battello, Fabio Benedetti, Antonio Giovannelli, Silvio Mascetti, Alessandro Anzovino, Antonio Peluso e Valentina Travali. Per loro le accuse sono a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso, numerose estorsioni e un omicidio. La decisione al termine della discussione da parte della difesa con gli avvocati Oreste e Angelo Palmieri, Alessia Vita, Valentina Sartori, Stefano Iucci, Gaetano Marino, Amleto Coronella, Francesco Vasaturo, Giancarlo Vitelli, Renato Archidiacono. Per quanto riguarda Giuseppe Travali è stato disposto il non luogo a procedere essendo deceduto nel frattempo mentre Francesco Viola e Giovanni Ciaravino hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato e compariranno davanti al gip il 14 aprile.

L'operazione, condotta dalla Mobile di Latina, supportata dalle rivelazioni dei collaboratori di giustizia Agostino Riccardo e Renato Pugliese, ha consentito di fare luce sulle modalità operative del gruppo criminale della famiglia Travali e sulle sue attività: spaccio, estorsioni - venti quelle contestate usura, detenzione di armi che gestivano anche dal carcere. Il processo si svolgerà davanti alla Corte di assise perché le indagini hanno fatto luce anche sull'omicidio di Nicolas Adrian Giuroiu, ucciso nel marzo 2014 e per il quale sono stati condannati Manuel Ranieri, Mirko Ranieri e Ionut Adrian Ginca. Gli investigatori hanno scoperto che all'omicidio, sebbene pianificato e premeditato da Mirko e Manuel Ranieri e Ionut Adrian Ginca, aveva partecipato Angelo Travali fornendo le armi ai fratelli Ranieri.


E. Gan.
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Il Messaggero