Imu, non cambiano le aliquote 2021 ma azzerata a enti di edilizia popolare

Imu, non cambiano le aliquote 2021 ma azzerata a enti di edilizia popolare
LA NOVITA'Imu azzerata agli enti di edilizia popolare, e recupero di Imu pregressa non versata dai cittadini. Sono le novità del Comune di Latina rispetto all'imposta che nel...

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LA NOVITA'
Imu azzerata agli enti di edilizia popolare, e recupero di Imu pregressa non versata dai cittadini. Sono le novità del Comune di Latina rispetto all'imposta che nel 2012 prese il posto dell'allora Ici, ovvero la tassazione sul patrimonio immobiliare tout court dei risparmiatori italiani. Per il 2021, il Comune di Latina sceglie di non toccare le aliquote Imu, da sempre al massimo consentito per legge. Ma viene fatta la scelta di azzerarla agli enti di case popolari, i cosiddetti Iacp, ovvero l'Ater, perché, ha spiegato in commissione Bilancio l'assessore al ramo, Gianmarco Proietti, «si vuole consentire loro di investire sul territorio di Latina». L'Ater di Latina, d'altronde, è parte integrante di un ampio progetto di riqualificazione (finanziato dallo Stato) per l'area Q4-Q5, cosiddetto A gonfie vele. Ma la realtà è anche un'altra. Da anni, in tutta Italia, si susseguono i contenziosi sull'Imu degli Iacp, con numerose sentenze che cancellano o ridimensionano l'imposta, in nome del servizio pubblico che svolgono gli enti, locando gli immobili a canoni anche di poche decine di euro. La giurisprudenza in materia non è ancora univoca, ma piazza del Popolo ha fatto una scelta, dettata anche dal fatto che l'Ater non paga da anni l'Imu andando in contenzioso tributario, al punto che da due anni, viste le sentenze, il Comune non inserisce neanche più le previsioni in entrata. Ovviamente l'azzeramento dell'Imu sulle case popolari è relativo solo al patrimonio degli enti: laddove un singolo privato cittadino abbia riscattato o acquistato una casa popolare, l'Imu è dovuta (laddove non sia prima casa). Ma il Comune si sta muovendo anche su un altro fronte: il recupero dell'Imu pregressa evasa, non versata parzialmente o totalmente. E per il 2021 c'è una previsione di recupero di una cifra da far tremare i polsi: 15 milioni di euro. Proietti ha fatto ieri i conti dei primi tre mesi. A gennaio, sono stati inviati 70 accertamenti per un valore di 150mila euro; a febbraio, 150 accertamenti, per 1,6 milioni di euro; a marzo, 500 accertamenti per 1,5 milioni di euro. Critiche da parte dell'opposizione, con Massimo Di Trento (gruppo Misto) che ha obiettato come «si sarebbe potuta ridurre l'Imu sugli immobili a scopo commerciale», ma Proietti ha osservato come «fu possibile l'anno scorso, su indicazione governativa, solo dove coincidevano proprietario dell'immobile e titolare dell'attività». Alla fine, la proposta di delibera sulle aliquote Imu è passata con 6 voti a favore e 4 astensioni.

Andrea Apruzzese
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Il Messaggero