LA POLEMICAROMA Le recenti, reciproche rassicurazioni tra Roma e Berlino in tema di controllo e gestione dei rifugiati, sulla ripartizione dei pesi e delle responsabilità per i...
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ROMA Le recenti, reciproche rassicurazioni tra Roma e Berlino in tema di controllo e gestione dei rifugiati, sulla ripartizione dei pesi e delle responsabilità per i richiedenti asilo, sembrano già un ricordo sbiadito. «L'Italia viola gli accordi di Schengen. Se la situazione non cambierà, la Germania dovrà valutare seriamente la possibilità di fermare l'infrazione attraverso controlli alle frontiere». Stavolta a buttare benzina sul fuoco è il ministro-presidente della Baviera, Horst Seehofer, a capo della Csu, partito gemello della Cdu della Merkel. Solo la scorsa settimana il ministro dell'Interno Angelino Alfano era volato a Berlino per incassare anche il sostegno tedesco - oltre quelli francese e spagnolo - alla nuova Frontex Plus, missione europea che in futuro dovrà gestire l'emergenza rifugiati nel Mediterraneo, sostituendosi a Mare Nostrum. In quell'occasione Alfano aveva rassicurato il suo omologo tedesco, Thomas de Maiziere, che l'Italia stava facendo già molto per garantire il rispetto delle regole. Alfano aveva anche prospettato massima durezza contro i tassisti e noleggiatori italiani che avessero portato illegalmente rifugiati in Germania attraverso l'Austria. Seehofer ha però ribadito ieri l'accusa lanciata poche settimane fa dal suo ministro degli Interni, Joachim Herrmann: l'Italia lascia partire appositamente i migranti senza registrarli. E non ha escluso di ripristinare i controlli alle frontiere con l'Austria.
B.L.
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Il Messaggero