Gubbio, Stirati verso la Regione: già due nomi per la successione

Gubbio, Stirati verso la Regione: già due nomi per la successione
LA CORSA GUBBIO I pontieri del Pd sono al lavoro per cercare accordi...

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LA CORSA

GUBBIO I pontieri del Pd sono al lavoro per cercare accordi con pezzi della maggioranza, in particolare con il sindaco Filippo Mario Stirati che mette nel mirino la sua candidatura alle prossime elezioni regionali, nella prospettiva di riaprire un tavolo per accordi futuri. La segreteria di Massimiliano Grilli si è posta sostanzialmente questo obiettivo e c'è l'attivismo tenuto sotto stretto riserbo per ricreare condizioni collaborative, cercando di emarginare taluni esponenti di punta considerati estremisti del movimento civico Liberi e Democratici che col Pd hanno un conto sempre aperto e non ne vogliono sapere di ipotetiche alleanze. Il gioco ce l'ha in mano la coalizione del sindaco che al suo interno comincia a parlare di strategie, anche perché Stirati è al secondo mandato e non si potrà ricandidare. La battaglia per la successione è già aperta in uno stato confusionale. Nella maggioranza sono convinti che fino al 2024 il Comune verrà gestito senza sussulti, con l'obiettivo primario di evitare colpi di testa che portino a un eventuale commissariamento, memore di quel che successe tra il 2013 e il 2014 con la caduta di Diego Guerrini e l'avvento di Maria Luisa D'Alessandro. Stirati per ora cerca solo di tenere compatti gli irrequieti alleati, ben consapevole che il successore lo si vuole espressione dei Liberi e Democratici in cui c'è un continuo andirivieni soprattutto dal bacino del Pd. I due giovani di punta sono Alessia Tasso, che ha una laurea in ingegneria da poter spendere anche per prendere il posto del dirigente comunale Luigi Casagrande in odore di pensionamento, e Valerio Piergentili, al quale Stirati ha affidato i lavori pubblici proprio per lanciarlo. Nella coalizione in molti sono convinti che Stirati farà da padre nobile per la successione e starebbe già pensando a una futura candidaturo in Regione, con il Pd o in una lista civica di centrosinistra. Per il Comune e la Regione si  andrà al voto nel 2024salvo colpi di scena ricordando quanto accaduto con Guerrini nel 2013 e con Catiuscia Marini nel 2019 con i mandati interrotti.

Massimo Boccucci
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Il Messaggero