Gli spazi per gli uffici non bastano, Comune pronto ad acquistare nuovi immobili: delibera approvata

Gli spazi per gli uffici non bastano, Comune pronto ad acquistare nuovi immobili: delibera approvata
Gli spazi non bastano più, e il Comune di Latina è disposto anche ad acquistare altri immobili dove posizionare gli uffici, non ultimo l'ex catasto, accanto al...

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Gli spazi non bastano più, e il Comune di Latina è disposto anche ad acquistare altri immobili dove posizionare gli uffici, non ultimo l'ex catasto, accanto al Municipio. È la decisione contenuta in una delibera approvata dalla giunta, che precisa come «nell'ottica di una riorganizzazione degli uffici comunali, finalizzata ad un migliore utilizzo delle risorse economiche, anche attraverso la dismissione di contratti su immobili in locazione passiva, occorre individuare immobili in proprietà o da acquisire al patrimonio comunale, da destinare ad uso uffici comunali». In particolare, sono da redistribuire gli uffici oggi presenti al Pegasol, per i quali era previsto il trasferimento presso l'ex sede della Banca d'Italia, dato che il Consiglio comunale ha disposto altresì di verificare la possibilità di allocare gli uffici in locali di proprietà comunale; inoltre, c'è la «non remota possibilità» che l'Agenzia del Demanio richieda di rientrare a breve in possesso dell'ex Teti, occupato dalla Segreteria generale e dai Servizi sociali, per assegnarlo a altri enti pubblici, come emerso nel corso dei sopralluoghi effettuati da funzionari dell'Agenzia nei mesi scorsi; la necessità di traslocare parte degli uffici presenti nella ex scuola di via Varsavia in altri locali a seguito dei lavori da svolgersi nello stesso immobile; infine, la necessità di reperire spazi all'interno della sede di via Ezio, attualmente occupata dallo Stato civile e dall'Anagrafe, da destinarsi al nuovo personale da assegnare al servizio Anagrafe, attraverso la ricollocazione degli uffici dello Stato civile presso il Municipio, possibilmente con il rientro degli stessi nel locali di corso della Repubblica, dove era l'Anagrafe in precedenza, con la ricollocazione degli uffici dei messi comunali. In sintesi, un valzer di cui trovare il passo attraverso una ricognizione degli immobili di proprietà. Ma da questa ricognizione potrebbero non uscire spazi sufficienti. Per questo si pensa anche «all'acquisto di immobili disponibili sul mercato, o di proprietà di altri enti pubblici, possibilmente nel perimetro della città di fondazione».


IL SINDACO

La delibera non lo nomina, ma il pensiero va subito all'ex catasto, nelle immediate adiacenze del Municipio (è parte dello stesso complesso di edifici). Già in passato il Comune si era mostrato interessato. Oggi è in vendita, è di una società privata che ha messo la trattativa in mano a una agenzia romana. Si tratta di 3.500 metri quadri su 3 livelli, e il prezzo non sarà inferiore a mille euro al metro quadro. Già allora la ricognizione di immobili di proprietà fu definita come propedeutica all'eventuale acquisto di ulteriori spazi. «Rimane il tema della collocazione degli uffici, dell'eliminazione delle locazioni passive, e di alcuni locali che dobbiamo liberare - spiega il sindaco, Damiano Coletta - c'è la necessità di recuperare nuovi spazi e l'ex Catasto si presta, ma dobbiamo sempre tenere presente la questione degli equilibri finanziari dell'ente».
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Il Messaggero