Gli agricoltori chiedono garanzie sui sostegni

Gli agricoltori chiedono garanzie sui sostegni
LA MANIFESTAZIONE«Per tutto il periodo del lockdown siamo stati considerati lavoratori essenziali, ora siamo stati dimenticati». Nasce da qui la protesta dei lavoratori agricoli...

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LA MANIFESTAZIONE
«Per tutto il periodo del lockdown siamo stati considerati lavoratori essenziali, ora siamo stati dimenticati». Nasce da qui la protesta dei lavoratori agricoli che ieri sono scesi in molte piazze italiane per chiedere di modificare il decreto Sostegni che contiene gravi discriminazioni nei confronti del lavoro agricolo. In piazza della Libertà a Latina Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno incontrato il Prefetto Maurizio Falco al quale hanno presentato i cinque punti da modificare: «Chiediamo il riconoscimento per l'anno 2020 delle stesse giornate di lavoro del 2019 e l'introduzione del bonus per i lavoratori stagionali agricoli insieme alla sua compatibilità con il reddito di emergenza; l'estensione della Naspi ai dipendenti delle cooperative e dei loro consorzi; il riconoscimento di una cassa integrazione stabile per i lavoratori del settore pesca; l'introduzione della clausola di condizionalità sociale nella PAC; la garanzia di tutele per i lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali e il rinnovo del contratto per gli operai agricoli della provincia di Latina scaduto il 31 dicembre del 2019».

A questo si aggiunge una ulteriore richiesta per un problema che in provincia di Latina si sta scatenando, quello della necessità di avere maggiori controlli rispetto alle modalità di attuazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del coronavirus. «Forte preoccupazione - spiegano i sindacati - destano i sempre più numerosi operai agricoli contagiati dal coronavirus che lavorano nelle aziende agricole del territorio pontino. Inoltre siamo convinti di essere nel giusto quando denunciamo le iniquità contenute nel decreto che ha escluso centinaia di migliaia di lavoratori da qualsiasi forma di ristoro, malgrado abbiano perso milioni di giornate di lavoro a causa dell'emergenza sanitaria».
PREFETTO
«Il prefetto Falco spiega il segretario della Flai Cgil Stefano Morea ha raccolto il documento che gli abbiamo presentato e ha preso anche l'impegno di rimettere in moto la sezione territoriale per il lavoro agricolo di qualità che si fa fatica a convocarla ma rappresenta uno strumento necessario. Abbiamo inoltre fatto un passaggio rispetto ai problemi del covid nelle aziende pontine e il prefetto ci ha assicurato che ha già preso provvedimenti in questo senso. In merito al contratto scaduto ci ha assicurato che insieme al documento, presenterà anche al Governo una nota in cui spiegherà quali sono le problematiche registrate sul territorio».
«I lavoratori agricoli vengono ritenuti essenziali, ma poi vengono esclusi da qualsiasi sostegno, è questo il messaggio che abbiamo voluto mandare con questa manifestazione spiega Tonino Passaretti, segretario della Uila A questo si aggiunge il problema del caporalato. Continuiamo a insistere per una funzionalità migliore della cabina di regia e vogliamo che i servizi ispettivi intervengano di più. Non si può sempre aspettare l'intervento delle le forze dell'ordine».

Francesca Balestrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero