Latina, Giudice di pace e Tribunale a rischio paralisi

Latina, Giudice di pace e Tribunale a rischio paralisi
Non fa che peggiorare la situazione dell'ufficio del giudice di pace di Latina e il rischio di arrivare ad un blocco totale delle attività è ogni giorno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non fa che peggiorare la situazione dell'ufficio del giudice di pace di Latina e il rischio di arrivare ad un blocco totale delle attività è ogni giorno più alto. E' infatti impossibile pensare che un ufficio che deve occuparsi di circa 15mila pratiche l'anno possa essere gestito da due sole persone. Eppure attualmente in servizio ci sono soltanto due addetti alle Cancellerie penale e civile oltre ad una funzionaria e al dirigente. Dopo l'allarme lanciato dal commissario straordinario dell'Ordine degli avvocati Giacomo Mignano che in una lettera al presidente del Tribunale aveva sottolineato come il venir meno di tre unità addette a quel settore abbia di fatto azzerato ogni possibilità di un suo funzionamento regolare, ieri mattina il senatore Nicola Calandrini, che sulla vicenda ha presentato una interrogazione al ministro della Giustizia Marta Cartabia si è recato presso il Tribunale dove ha incontrato la presidente Caterina Chiaravalloti. Poi ha visitato gli uffici del giudice di pace accompagnato in entrambi i casi da Mignano. «C'è stato un confronto sulle difficoltà operative a partire dalla mancanza di personale spiega il parlamentare Latina avrebbe bisogno di magistrati ma anche di figure amministrative per poter garantire tempi ragionevoli. La soluzione al momento sembra affidata al piano nazionale di ripresa e resilienza e ci si aspetta che i fondi europei siano destinati anche al rafforzamento del Tribunale pontino e su questo vigilerò». La visita nell'ufficio del giudice di pace ha consentito di verificare la drammaticità della situazione, soprattutto a causa dell'assenza di informatizzazione. «Il rischio concreto aggiunge Giacomo Mignano è quello di arrivare al blocco totale dell'attività dell'ufficio: in un paio di occasioni le udienze non si sono tenute perché non era stato preparato il ruolino».


E. Gan.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero