IL CASO«Sono stato estromesso dalla lista di FI con motivazioni giudiziarie, da chi ha avuto una conclusione personale analoga alla mia, con la differenza che al sottoscritto...
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«Sono stato estromesso dalla lista di FI con motivazioni giudiziarie, da chi ha avuto una conclusione personale analoga alla mia, con la differenza che al sottoscritto venivano imputate irregolarità per qualche centinaia di euro, all'altro un giro economico di milioni: l'incongruenza è che c'è chi è stato estromesso, e chi ora è sullo scranno». Maurizio Galardo non ci sta. L'ex vice sindaco di Vincenzo Zaccheo ai tempi delle amministrazioni guidate dall'ex primo cittadino, oggi ricandidato con il centrodestra, si toglie i sassolini dalle scarpe, dopo, dichiara, di «essere stato estromesso dalla lista di Forza Italia, i cui i vertici del partito mi avevano assicurato fino all'ultimo momento che sarei stato candidato».
Il motivo addotto? «Quello di opportunità politica, secondo loro il mio nome non era bene accolto in coalizione». Alla base della decisione ci sarebbero state le vicende giudiziarie che videro Galardo coinvolto per una ipotesi di reato di corruzione. «Posso dire con certezza che, salvo un inizio in cui c'era il mio nome, nella vicenda delle assicurazioni poi il mio nome non c'è più stato. Per la ipotesi di reato di corruzione, invece, c'è stata una prescrizione, nel settembre 2017, che fa ritenere estinta l'ipotesi di reato, quindi la mia posizione giuridica è come quella di tutti voi, parlano le regole della democrazia e della giustizia». Galardo nella sua ricostruzione della vicenda nomina apertamente Vincenzo Zaccheo: «La mia vicenda si è conclusa come quella di Zaccheo: con una prescrizione. Ma lui è candidato. Oltretutto in un clima di contraddizioni in cui quelli che lo avevano sfiduciato, lo hanno ricandidato. Non si capisce perché io sia stato escluso. È un'esecuzione politica e un attentato alla democrazia». Galardo ricorda poi «la stima che mi porta la città, sono riuscito a migliorare la qualità della vita a centinaia di persone, a salvare vite umane. Questa forse è una discriminante, Zaccheo? Ma so che la mia attività politica e sociale continua. Per me non stare in consiglio comunale sarà un dispiacere, ma non mi impedirà di svolgere un'azione parallela, per il bene della città». Abbiamo contattato Zaccheo, ma senza esito: non fa dichiarazioni sulla vicenda.
An.Ap.
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Il Messaggero