Furbetti del cartellino al 118: due denunciati e sospesi per dieci mesi

Furbetti del cartellino al 118: due denunciati e sospesi per dieci mesi
IL BLITZDue infermieri dell'Ares 118 di Latina, in servizio presso la centrale operativa dell'emergenza sanitaria pontina, sono stati denunciati dai carabinieri del Nucleo...

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IL BLITZ
Due infermieri dell'Ares 118 di Latina, in servizio presso la centrale operativa dell'emergenza sanitaria pontina, sono stati denunciati dai carabinieri del Nucleo antisofisticazione e sanità del capoluogo per truffa aggravata in concorso ai danni dello Stato.

I due, secondo i riscontri dei militari coordinati dal capitano Felice Egidio, sarebbero i classici furbetti del cartellino: cioè timbravano la presenza al lavoro ma in realtà facevano tutt'altro. A finire nei guai sono stati due infermieri di 54 e 60 anni, entrambi residenti a Terracina. Secondo quanto emerso dall'indagine che i militari hanno denominato Trincea e che è stata avviata su delega del procuratore capo di Latina Giuseppe De Falco per accertare presunti fenomeni di assenteismo dal lavoro, i due - con la complicità di altri colleghi in via di identificazione - in orario di servizio sarebbero andati al bar, a fare la spesa, persino a farsi le foto al mare per poi postarle sui social.
LE MISURE
Ecco perché oltre alla denuncia penale, è scattato anche il sequestro totale finalizzato alla confisca di 1.533,32 euro: la somma corrisponde al totale dei buoni pasto che sarebbero stati maturati indebitamente nell'orario di lavoro. Per entrambi è scattata anche la sospensione dal pubblico servizio per dieci mesi.
Le indagini dei carabinieri del Nas sono andate avanti per tutto dicembre e gennaio scorsi, in piena pandemia. I riscontri effettuati tramite osservazione, pedinamenti, sistemi di localizzazione GPS, analisi di tabulati telefonicI, hanno portato a quantificare ben 58 episodi di abusiva timbratura del badge nei soli due mesi monitorati. In questo periodo sarebbero stati aiutati anche da altri colleghi, a cui avrebbero passato i cartellini da timbrare.
«In particolare si legge in una nota dei carabinieri uno dei due destinatari delle misure cautelari, sebbene rivestisse l'incarico di responsabile di posizione organizzativa, con funzione di controllo sugli altri dipendenti della Centrale Operativa dell'Ares, ha certificato, consapevolmente, le timbrature irregolari dell'altro dipendente indagato».
L'AZIENDA
Sul caso - che ha suscitato sdegno nell'opinione pubblica pontina - è arrivato anche il commento dell'Ares 118, l'azienda regionale dell'emergenza sanitaria di cui i due infermieri sono dipendenti: «Abbiamo appreso del provvedimento di sospensione dal pubblico servizio dei due dipendenti da parte del gip di Latina. L'azienda è a completa disposizione degli inquirenti e attendiamo la conclusione delle indagini da cui, comunque, già si evince che l'azienda sia parte lesa nella vicenda».
Le indagini a Latina non sono concluse, il finale ovviamente non è scritto, ma purtroppo quella scattata ieri dai Nas non è stata una bella fotografia.

Stefania Belmonte
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero