Civita Castellana, fumata nera al primo round per la vertenza dell'Art Ceram, i sindacati: «No ai licenziamenti»

Civita Castellana, fumata nera al primo round per la vertenza dell'Art Ceram, i sindacati: «No ai licenziamenti»
Vertenza Art Ceram a Civita Castellana, il primo round, tra parti sociali e impresa per affrontare il problema dei 47 licenziamenti, si è chiuso con un nulla di fatto. Le...

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Vertenza Art Ceram a Civita Castellana, il primo round, tra parti sociali e impresa per affrontare il problema dei 47 licenziamenti, si è chiuso con un nulla di fatto. Le posizioni sono rimaste distanti. La discussione è durata quasi tre ore, tra sindacati e azienda e riprenderà giovedì 8 giugno alle 9,30. Fuori dai cancelli, della direzione di via Monsignor Tenderini, gli operai dello stabilimento di Fabrica di Roma e i colleghi della sede centrale (nella foto), con il volto segnato dalla preoccupazione, ma non c'è stato nessun momento di tensione.


Al tavolo la delegazione sindacale della Filctem Cgil era guidata dal segretario provinciale Valentino Vargas e quella della Fialc Cisal da Francesco Pantaleo, che hanno ribadito di non voler scendere a patti e chiesto di ritirare la procedura dei licenziamenti, qualche apertura invece c'è stata da parte della Uiltec Uil, con il segretario Fabio Recchiuto, per quello che riguarda la parte economica. Tutti e tre i sindacati hanno confermato lo stato di agitazione, con il blocco delle prestazioni straordinarie. Lunedì mattina è stata programmata un'assemblea in fabbrica per discutere eventuali iniziative da prendere. L'azienda era rappresentata dagli avvocati Franco Laugeni e Matteo Moscioni e dalla consulente del lavoro Anna Calabrò.

«E' stato un confronto sereno e propositivo ha detto l'avvocato Laugeni - verrà rimessa la querela nei confronti della Rsu. Ci siamo lasciati riservandoci di valutare le rispettive posizioni. L'atteggiamento è di dialogo e speriamo nella collaborazione di tutti».
«Abbiamo chiesto di ritirare le procedure di mobilità ha detto Valentino Vargas per studiare soluzione alternative come una possibile cessione a terzi e in alternativa valutare la possibilità di far proseguire l'azienda con il diretto coinvolgimento dei lavoratori con una fattiva collaborazione della proprietà».

La politica è stata presente con il sindaco di Civita Castellana, Gianluca Angelelli, il consigliere regionale del Mdp Riccardo Agostini, una delegazione di Rifondazione Comunista, i consiglieri comunali di Fdi e di Sinistra Indipendente.
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Il Messaggero