Foto e video hot "rubate" alla collaboratrice: geometra di Latina nei guai

Foto e video hot "rubate" alla collaboratrice: geometra di Latina nei guai
Deve rispondere di interferenza illecita nella vita privata e viene giudicato con il rito abbreviato un professionista di Latina accusato di avere sistemato una telecamera...

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Deve rispondere di interferenza illecita nella vita privata e viene giudicato con il rito abbreviato un professionista di Latina accusato di avere sistemato una telecamera all'interno del bagno del suo studio professionale con il preciso scopo di riprendere una giovane collaboratrice in momenti decisamente intimi'. I fatti oggetto degli accertamenti risalgono all'inizio del 2018.


L'uomo, un geometra di 55 anni, era stato denunciato proprio dalla donna che si era accorta della presenza di un telefonino cellulare nascosto in una busta di nylon all'interno della toilette dell'appartamento quando ormai era troppo tardi. I suoi sospetti erano risultati più che fondati visto che i controlli effettuati dagli investigatori all'interno dello studio professionale nel capoluogo pontino avevano portato in effetti al rinvenimento negli hard disk del computer del 55enne di una serie di immagini che la ritraevano seminuda nel bagno, immagini addirittura montate con il sottofondo di una colonna sonora.
Così per l'uomo è scattata l'iscrizione nel registro degli indagati con l'accusa di interferenza illecita nella vita privata sulla base della quale la Procura ha chiesto il giudizio immediato. Nel corso della prima udienza del processo davanti al giudice onorario del Tribunale di Latina Rosamunda Zampi la difesa, rappresentata dall'avvocato Luca Giudetti, ha però presentato una richiesta affinché l'imputato venisse giudicato con il rito abbreviato condizionato ad una perizia psichiatrica, richiesta che è stata accolta. Ieri mattina nel corso della nuova udienza, che su precisa istanza della difesa si svolge a porte chiuse, si è aperta la fase dibattimentale ed è stato ascoltato il neurologo nominato dalla difesa come consulente condizione per il rito abbreviato che prevede lo sconto di un terzo della pena - il quale ha presentato le sue conclusioni al giudice circa lo stato di salute dell'uomo.
A suo avviso il professionista sarebbe perfettamente in grado di intendere e volere. Dopo l'escussione del consulente il processo è stato aggiornato all'udienza del 19 ottobre prossimo quando ci sarà la discussione con gli interventi dell'accusa e della difesa prima che il giudice si ritiri in camera di consiglio per la sentenza. La collaboratrice dello studio, che dal momento in cui ha scoperto di essere stata ripresa nel bagno ha lasciato il lavoro presso lo studio professionale, si è costituita parte civile nel procedimento.

Elena Ganelli
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Il Messaggero