Fiamme a bordo, si lanciano dallo yacht a Ponza

«Mayday, mayday», l'allarme è risuonato sabato via radio, sul canale 16, quello dedicato alle comunicazioni di emergenza. «Incendio a bordo,...

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«Mayday, mayday», l'allarme è risuonato sabato via radio, sul canale 16, quello dedicato alle comunicazioni di emergenza. «Incendio a bordo, aiutateci». Il drammatico messaggio è stato raccolto dalla Guardia costiera di Ponza. Immediatamente il comandante Dario Nicosia ha fatto scattare l'operazione di soccorso.

La richiesta di aiuto era stata lanciata da una imbarcazione partita da Napoli e in navigazione verso la più grande delle isole pontine dopo che le fiamme erano divampate nella sala macchine dello yacht. L'imbarcazione di 15 metri, un Bertram 50 piedi, immatricolato negli anni Novanta ma in ottime condizioni, è stato in pochi minuti completamente avvolto dal fumo.
Sono stati minuti drtammatici. «La risposta è stata immediata - spiegano dalla Guardia Costiera - con l'intervento delle motovedette SAR CP857 e CP2090». A bordo c'era una coppia di diportisti napoletani: i due dopo aver lanciato la richiesta di soccorso si sono lanciati in mare temendo che la barca potesse esplodere. Da Ponza, nel frattempo oltre alle due motovedette era partito anche il gommone della Dmd Sea Service, la ditta che a Ponza garantisce il supporto nelle operazioni di soccorso e recupero di barche in difficoltà. Lo yacht è stato raggiunto a circa 5 miglia dall'isola pontina.

Gli equipaggi del soccorso una volta giunti sul posto hanno utilizzato le attrezzature antincendio in dotazione prima operando da distanza di sicurezza per contenere le fiamme poi sempre più da vicino per estinguere il rogo. A quel punto gli addetto sono saliti a bordo e hanno prima raffreddato gli ambienti, poi messo in sicurezza la barca. Le operazioni sono durate fino al pomeriggio inoltrato, poi l'imbarcazione è stata rimorchiata fino a Ponza. I due diportisti, che nel frattempo erano stati raccolti da una barca di passaggio sono stati poi presi a bordo dal terzo mezzo della Guardia costriera il GC L21 e sono stati trasportati in porto. Erano spaventati ma incolumi e non è stata necessaria la successiva lassistenza medica. Sull'incidente è stata aperta una inchiesta e le indagini affidate alla guardia costriera per capire le cause del rogo che ha distrutto la sala macchine e danneggiato parte delle cabine del 50 piedi. Il rapido intervento ha scongiurato l'affondamento.
 

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Il Messaggero