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«Noi di Fratelli d'Italia abbiamo il consenso e la classe dirigente per rivendicare la guida della Regione e delle città al voto». Così il segretario provinciale di FdI, senatore Nicola Calandrini, ha aperto la corsa per le candidature alle prossime elezioni regionali di febbraio e per le amministrative che nella prossima primavera riguarderanno otto centri della provincia pontina, primo tra tutti Latina, seguito da Aprilia e Terracina (tutti e tre fanno quasi 250mila abitanti, la metà della provincia), Bassiano, Campodimele, Lenola, Roccagorga e Sonnino.
Calandrini ne ha parlato nel corso dell'evento Orizzonte futuro - Le nuove sfide, presso il circolo cittadino del capoluogo pontino, insieme ai vertici del partito, dal coordinatore regionale Paolo Trancassini al suo vice, Enrico Tiero, all'europarlamentare Nicola Procaccini, alla deputata Chiara Colosimo, in odore di candidatura come governatore del Lazio.
CANDIDATURE
Secondo Calandrini, relativamente alle regionali, «come FdI di Latina avremo sei candidati in una lista molto competitiva; tre uomini e tre donne, che hanno consenso nei rispettivi territori. Candideremo i migliori, con i maggiori consensi. E le donne della nostra lista non staranno un pasos indietro rispetto agli uomini, ma faranno una competizione vera. Questa volta punteremo a una grande rappresentanza regionale dalla provincia». Lo sguardo si è poi spostato sulle amministrative, in una provincia «dove abbiamo toccato percentuali tra il 30 e il 45% e dove ormai abbiamo coordinamenti in ogni Comune, oltre a 50 amministratori locali. Ora avremo otto amministrazioni al voto a maggio e queste settimane ci serviranno per trovare candidati di sintesi di tutto il centrodestra.
A Latina non commetteremo gli errori di chi ci ha preceduto: presenteremo proposte nuove, senza additare nessuno.
SFIDUCIA
A tornare su quanto avvenuto il 28 settembre, con le dimissioni dei consiglieri e la caduta del Consiglio comunale di Latina è stato Enrico Tiero, osservando come «i nostri consiglieri non hanno esitato un secondo, quando il partito ha detto che si doveva andare dal notaio a dimettersi per mandare a casa il sindaco. E non è facile fare una cosa del genere. Loro lo hanno fatto e sarà loro riconosciuto».
«Alle regionali - ha dichiarato la Colosimo - avremo il miglior candidato presidente, il miglior programma e i migliori candidati sui territori. Il 31% ottenuto alle politiche è il risultato di un leader e di una classe di partito ma nella prossima campagna elettorale dobbiamo mettere in campo tutte le nostre forze e alzare il livello politico».
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Il Messaggero