Dalle farmacie ai mutui, più concorrenza: via libera alla legge sulle liberalizzazioni

Dalle farmacie ai mutui, più concorrenza: via libera alla legge sulle liberalizzazioni
ROMA - Primo giro di boa per la legge sulla concorrenza: l'onda di liberalizzazioni ha ricevuto ieri sera il voto favorevole delle commissioni Finanze e Attività produttive...

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ROMA - Primo giro di boa per la legge sulla concorrenza: l'onda di liberalizzazioni ha ricevuto ieri sera il voto favorevole delle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera, che dopo circa quattro mesi hanno concluso il primo esame del testo. Il provvedimento, che va dall'aumento del numero dei notai alla stretta sui benzinai irregolari, andrà in aula il 21 settembre e poi passerà in Senato. L'ultima novità, introdotta proprio ieri con un emendamento dei relatori Andrea Martella e Silvia Fregolent (Pd), apre all'acquisto delle farmacie anche da parte delle società di capitali (e non più solo a singoli farmacisti): basterà che al loro interno non ci siano medici, produttori di farmaci e informatori scientifici.


IL DIVIETO

Dunque cade il divieto di essere titolari di più di quattro farmacie. Niente da fare, invece, per la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C: si potranno acquistare solo in farmacia. Il disegno di legge, inoltre, porta con se novità per i notai, Rc auto e mercato dell'energia (con la chiusura graduale del mercato tutelato nel 2018), investe i distributori di carburanti, gli avvocati, le Poste e le assicurazioni collegate a mutui e prestiti. Nel dettaglio, il disegno di legge farà scendere i costi dell'assistenza telefonica bancaria e delle società di carte di credito: le telefonate ai servizi di assistenza clienti - anche se effettuate dal cellulare - non dovranno superare la tariffa ordinaria urbana, altrimenti scatteranno multe a partire da 10 mila euro.



LA STRETTA

Un'altra stretta riguarda le Poste, che da giugno 2016 non avranno più l'esclusiva sull'invio di multe e notifiche. Potranno essere infatti recapitate a casa anche da altre società del settore. Nel mirino anche i distributori di benzina irregolari. I titolari degli impianti dovranno iscriversi ad un'anagrafe «ad hoc» e contestualmente - se la stazione non rispetta le regole di sicurezza – autodenunciarsi (chi non lo farà rischia multe fino a 7 mila euro per ogni mese di ritardo). Le stazioni fuori legge avranno un anno di tempo per mettersi in regola e ristrutturare, altrimenti dovranno essere chiuse e smantellate.



Novità anche per i notai: grazie a un emendamento dei relatori passeranno da uno ogni 7 mila abitanti a uno ogni 5 mila, superando probabilmente quota 10 mila soggetti (ma tutto dipenderà dai concorsi). Modifiche non sono mancate pure sul fronte della RcAuto. Polizze più convenienti per chi monterà la scatola nera e per gli assicurati virtuosi. Sono state anche previste multe più salate per le assicurazioni che eluderannno gli obblighi a contrarre e a rinnovare una polizza (fino a 15mila euro) e per quelle che non applicheranno gli sconti obbligatori (fino a 40mila euro).



Maggiore trasparenza ci sarà sulle assicurazioni da sottoscrivere con i mutui: le banche e gli istituti di credito che legano il prestito alla stipula di una polizza dovranno presentare al cliente il preventivo e informarlo sulla provvigione percepita (con un diritto di recessione di 60 giorni).



LA NOVITÀ


In futuro si potrà, inoltre, utilizzare il proprio cellulare per i micro-pagamenti (sotto i 50 euro) che riguardano eventi sportivi, spettacoli e musei, tramite addebito sul conto telefonico. Uno strumento alternativo per chi non possiede la carta di credito. Infine, con il disegno di legge arriva il via libera all'esercizio della professione forense anche per le società di persone, di capitali e le cooperative. Ad una condizione: il numero dei soci professionisti e la loro partecipazione al capitale sociale dovrà determinare la maggioranza di due terzi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero