Europei, Matteo Ciampi manca la finale per 18 decimi di secondo

Europei, Matteo Ciampi manca la finale per 18 decimi di secondo
Diciotto decimi. Una vera inezia ha separato Matteo Ciampi dal sogno...

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Diciotto decimi. Una vera inezia ha separato Matteo Ciampi dal sogno dell'ingresso nella finale dei 400 stile libero della 35^ edizione dei campionati europei. L'apertura della kermesse continentale nella piscina della Duna Arena di Budapest non ha regalato il sospirato accesso tra i migliori otto per il 24enne di Latina, che ha chiuso terzo nelle batterie con il crono di 3'4857 alle spalle del livornese Gabriele Detti (3'4756), medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Rio 2016, e dell'austriaco ma residente a Londra Felix Auboeck (3'4761), argento nella finale pomeridiana dietro il russo Martin Malyutin, bronzo iridato nei 200. I due azzurri Detti e il barese Marco De Tullio, già dentro per Tokyo, hanno chiuso quarto e quinto. Tornando alla prestazione del velocista di scuola pontina, la sua gara è stata in crescendo: protagonista fino ai 300 metri c'era anche il russo Alexsandr Egorov (il più giovane tra i 10 atleti iscritti nella quinta serie), crollato però nella parte decisiva. Un pizzico di rimpianto per Ciampi, che ha totalizzato al termine delle qualifiche il decimo tempo assoluto mancando l'obiettivo per pochi centesimi: l'ultimo e ottavo posto disponibile se l'è aggiudicato l'estone Kregor Zirk con 3'4839. Non mi rimprovero nulla spiega Matteo con Detti e De Tullio sarebbe stato difficile essere tra i primi due italiani. Sono contento e sorpreso in positivo perché comunque non pensavo di fare 3'48. Ora mi riposo un attimo e mi preparo con attenzione alla staffetta di domani. Non traspare alcuna delusione dalle sue parole. Il talento made in Latina cresciuto all'Ambranuoto con Roberto Pellegrini vanta un personale di 3'4741 che stabilì il 12 dicembre 2019 agli Assoluti invernali di Riccione. È seguito nella città labronica dal tecnico federale Stefano Franceschi, responsabile azzurro della 4x200. E sarà proprio la staffetta il suo prossimo step. Gli azzurri, in virtù del curriculum di prestigio nella specialità - bronzo agli ultimi Europei di Glasgow 2018, oro nello stesso anno ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona e argento alle Universiadi di Napoli 2019 (in tutti e tre gli eventi c'è sempre lo zampino di Ciampi) - puntano dritti al podio con la tranquillità di avere già in tasca il pass olimpico, diritto che conquistarono ai Mondiali sudcoreani di Gwangju 2019: Filippo Megli, Matteo Ciampi, Stefano Ballo e Stefano Di Cola firmarono la miglior prestazione italiana in tessuto con 7'0497. Gli avversari da tenere d'occhio a Budapest? Russia, Gran Bretagna, Germania e Ungheria. Ce la giochiamo. Un test importante in ottica Sette Colli di Roma (25-27 giugno) che metterà in palio gli ultimi biglietti per il Giappone. Andrea Gionti


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Il Messaggero