Enzo De Amicis, il medico dal cuore nerazzurro. Venti anni al seguito del Latina calcio

Enzo De Amicis con una maglia degli anni '60 del Latina Calcio
 Per più di venti anni al fianco del Latina Calcio, un'esperienza vissuta con entusiasmo e grande professionalità. Enzo De Amicis è stato il medico...

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 Per più di venti anni al fianco del Latina Calcio, un'esperienza vissuta con entusiasmo e grande professionalità. Enzo De Amicis è stato il medico sociale dei nerazzurri a partire dal 1988, ma soprattutto un tifoso del club del capoluogo che si accinge finalmente ad affrontare un campionato all'altezza del suo blasone. Ha iniziato con il settore giovanile, arrivando a 450 panchine tra serie D e serie C con una parentesi con il Latina Calcio 1932 del presidente Terracciano, prima dell'inizio della pandemia durante la gara con la Turris: «In quel momento la società cercava un professionista che potesse seguire la squadra - ammette De Amicis - poi purtroppo è iniziato un periodo terribile ed è arrivata la sospensione del campionato. Si è trattato di un ritorno dopo tanti anni lontano dal Latina, ma è stato comunque molto emozionante. E adesso mi appresto da appassionato a seguire le sorti della formazione allenata da Di Donato, con l'augurio che si possa disputare una stagione di livello. Certo, non sarà facile partire così velocemente, speriamo di riuscire a collezionare dei punti nelle primissime partire per prendere fiducia. Il fatto di dover velocizzare la preparazione aumenta il rischio degli infortuni e per questo lo staff dovrà essere bravo a calibrare il lavoro giornaliero con il gruppo, ma come in ogni ambito ci vuole anche un pizzico di fortuna».

Il ruolo di responsabile dell'area medica sarà ricoperto quest'anno dal giovane Emiliano Coletta, a cui Enzo De Amicis ha voluto rivolgere un pensiero: «Parliamo di un ragazzo che ha fatto calcio sin da piccolo, un professionista del settore animato da grande entusiasmo. Sono certo che saprà svolgere un buon lavoro, il consiglio che posso dargli è di restare sempre concentrato, di mantenere alta l'attenzione durante un cammino professionale che può regalare davvero tante soddisfazioni, come nel mio caso».


Quando sfoglia l'album dei ricordi, De Amicis, classe 1957, trova immagini indimenticabili. «L'inizio della mia carriera nel club resta nel cuore, con il lavoro svolto nel settore giovanile e le panchine in trasferta al posto dell'allora medico sociale Massimo Ventura. Il Latina all'epoca aveva appena riconquistato la C con Giancarlo Sibilia in panchina, in città c'era tanta euforia per i risultati della squadra e quel successo contro il Palermo con il gol di Garritano resterà per sempre un momento magico». Essere grande tifoso nerazzurro a volte è costato caro: «Penso di essere uno dei pochi medici ad essere stato espulso rimediando due turni di squalifica. Non ne vado certo fiero, eravamo a Barcellona Pozzo di Gotto e dopo il rosso rimediato ingiustamente da un nostro calciatore mi sono fatto sentire con il direttore di gara, alzando un po' i toni. A fine gara chiesi scusa all'arbitro, mi disse che non ci sarebbero state ripercussioni per quel comportamento e invece arrivò lo stesso la squalifica. Tenevo e tengo ancora molto a questo club, al quale auguro solamente il meglio per il prossimo futuro».
Davide Mancini
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Il Messaggero