Emergenza acqua, incubo razionamento in provincia di Latina

Emergenza acqua, incubo razionamento in provincia di Latina
Territori quasi in emergenza, con la preoccupazione che sale, guardando ai giorni senza pioggia. Sindaci, gestori idrici e territori, iniziano a valutare possibili azioni per fare...

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Territori quasi in emergenza, con la preoccupazione che sale, guardando ai giorni senza pioggia. Sindaci, gestori idrici e territori, iniziano a valutare possibili azioni per fare fronte a una siccità come non si vedeva ormai dal 2017 e che, nei prossimi giorni, potrebbe non migliorare, date le previsioni meteo. Ancora nulla di deciso, ma i sindaci iniziano a consultarsi tra loro, e anche con il presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli (che è anche presidente della conferenza dei sindaci dell'Ato4), che precisa: «Si sta valutando, domani (oggi, ndr) ne parlerò in conferenza stampa (quella già convocata per un bilancio dei primi sei mesi di presidenza, ndr)». Il primo cittadino di Latina, Damiano Coletta, annuncia «una campagna di sensibilizzazione dei cittadini per evitare sprechi. Proprio oggi ho avuto una riunione dell'esecutivo Ali in cui si è parlato di questo. Aspettiamo comunque ulteriori indicazioni dalla Regione». Anche Domenico Guidi, primo cittadino di Bassiano, osserva come «la situazione è ormai simile a quella vissuta nel 2017, c'è il rischio di dover iniziare a valutare razionalizzazioni». E proprio il razionamento dell'acqua in orario notturno potrebbe essere uno dei primi interventi d'urgenza messo in campo dal gestore, Acqualatina.

A quanto si apprende, un piano è allo studio, e prevede possibili razionalizzazioni notturne dell'acqua. Al momento, le sorgenti non presenterebbero problemi significativi, e la portata idrica della rete è ancora pienamente operativa grazie anche agli interventi di recupero delle perdite effettuati nei mesi scorsi. Ma non potranno reggere ancora a lungo, se non piove.


Sindaci e gestore non si sbilanciano per due ordini di motivi principali: il primo è che i piani sono ancora allo studio, il secondo è che attendono la decisione del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, sulla dichiarazione dello stato di calamità, attesa per oggi, in modo da armonizzare sui territori eventuali ordinanze che i primi cittadini potrebbero essere costretti a emettere sulla scorta di quanto stanno facendo i loro colleghi del Nord Italia, ad esempio il divieto di riempire le piscine. Il razionamento dell'acqua che - denuncia Coldiretti Latina - «è già scattato, con la sospensione tutti i giorni dalle 12 alle 18 e la domenica per l'intera giornata in alcune aziende, e la situazione è talmente critica che non si escludono ulteriori restrizioni per i prossimi giorni. A tutto questo si aggiunge il caro carburante, e il caro energia, che ha fatto lievitare i costi per il gasolio necessario per il funzionamento delle pompe elettriche». Ed è allarme ondate di calore per oggi anche a Latina, dove per le temperature torride è previsto il bollino arancione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero