Ello, l'anti Facebook: arriva il social senza pubblicità

Ello, l'anti Facebook: arriva il social senza pubblicità
LA NOVITÀNiente pubblicità, nessun uso dei dati degli utenti e nemmeno l'obbligo di nomi e cognomi. Lo chiamano l'anti-Facebook ma è uno spazio libero apprezzato perché...

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LA NOVITÀ
Niente pubblicità, nessun uso dei dati degli utenti e nemmeno l'obbligo di nomi e cognomi. Lo chiamano l'anti-Facebook ma è uno spazio libero apprezzato perché semplice e trasparente. E anche gli investitori ci scommettono: pochi giorni fa l'ultimo finanziamento da 5,5 milioni di dollari

No alla pubblicità e alla mercificazione degli utenti, niente obbligo di nomi e cognomi. Tre mosse che hanno attirato l'attenzione su Ello, un social network atipico, nato quasi casualmente e cresciuto in maniera improvvisa e inaspettata. Tanto che il primo a restare sorpreso è stato Paul Budnitz, artista diventato imprenditore che aver venduto biciclette in titanio ha avuto l'esigenza di trovare un social newtork per comunicare con gli amici.
LO SPAZIO
Come per i giochi e le bici, il 47enne autodidatta del Vermont con un passato da designer, scrittore e filmmaker ha sentito il bisogno di creare un spazio social trasparente e libero dalle influenze esterne. «Facebook è un social basato sulla pubblicità, Ello è semplicemente un social network», dice Budnitz rimarcando quelle differenze che hanno reso subito popolare il manifesto del suo social. «Ogni post che condividi, ogni amicizia che stringi, ogni link su cui clicchi viene monitorato, registrato e convertito in dati. Gli inserzionisti acquistano i tuoi dati in modo da poterti mostrare più annunci pubblicitari. Tu sei il prodotto che viene comprato e venduto», si legge nel breve testo su cui ci si imbatte entrando su Ello.co.
LE IMPRESSIONI
Concepito come spazio privato da sette artisti per condividere progetti e impressioni, grazie al passaparola il sito è stato animato per un anno da una cerchia di novanta amici. Poi il primo picco di incremento, favorito dagli inviti che ogni iscritto può inviare a un massimo di cinque persone; il successivo interesse del gruppo di investimento FreshTracks Capital ha portato in cassa 435mila dollari e permesso il lancio avvenuto lo scorso marzo. Il buon andamento dei primi sei mesi è stato sconvolto a settembre, quando la comunità omosessuale americana (LGBT) si è rivoltata contro l'obbligo dell'uso di nome e cognomi come scritto sui documenti, motivato da Marek Zuckerberg in nome della sicurezza, abbandonando Facebook in favore di Ello. Che nei giorni scorsi ha fatto il colpo grosso ottenendo un finanziamento di 5,5 milioni di dollari.

Soldi che verranno utilizzati per un rinnovo in grande stile con l'introduzione di nuovi servizi per impreziosire e personalizzare le pagine. Novità che saranno in parte gratuite e in parte a pagamento, secondo quel modello freemium sempre più in voga nelle compagnia hi-tech.
A.C. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero