Ecco Sprint: aziende agricole di qualità contro il lavoro nero

Ecco Sprint: aziende agricole di qualità contro il lavoro nero
L'INCONTROContrastare lo sfruttamento lavorativo e promuovere la cultura della legalità e della sicurezza lavorativa nelle aziende agricole. La prefettura di Latina ha avviato il...

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L'INCONTRO
Contrastare lo sfruttamento lavorativo e promuovere la cultura della legalità e della sicurezza lavorativa nelle aziende agricole. La prefettura di Latina ha avviato il progetto Sprint, acronimo di Servizi e prefettura in rete per l'integrazione, che vede come partner l'Anci, associazione dei Comuni italiani, il Comune di Latina e il Centro provinciale d'istruzione per gli adulti, presentato ieri mattina presso l'azienda agricola Cincinnato di Cori, una delle 114 che hanno già aderito alla rete del lavoro agricolo di qualità. Un numero esiguo, considerando le 7300 in provincia di Latina, ma significativo per iniziare a lavorare, in collaborazione con l'Inps, al contrasto del fenomeno del caporalato. In sostanza la prefettura scende in campo fisicamente nelle aziende, tra i lavoratori, con un team di funzionari esperti finanziati dal Ministero dell'Interno per somministrare un questionario che raccolga aspirazioni o critiche costruttive al sistema vigente. L'obiettivo è di far emergere ulteriori politiche di settore che possano essere di maggiore impulso nel coinvolgimento di tutte le aziende agricole alla rete, che potranno contare su benefici e vantaggi scegliendo di farne parte. Non è detto che chi non è iscritto alla rete non stia lavorando nella legalità, è stato precisato durante la presentazione del progetto. Probabilmente non è ancora chiara l'opportunità offerta alle imprese agricole di far parte della squadra di qualità che opera rispettando le regole. Insomma, un approccio diverso rispetto all'argomento del lavoro nero. Sanzioni e controlli a chi non è in regola continueranno, ma non può essere solo questo lo strumento. La prefettura di Latina intende instaurare un dialogo costruttivo con le imprese sulla convenienza del lavoro corretto, far emergere le aziende virtuose e incentivare nuove iscrizioni alla Rete. Il risultato dell'inchiesta, che prevede la visita ad almeno un terzo delle aziende aderenti , sarà poi veicolato all'interno della Sezione provinciale della Rete del lavoro agricolo di qualità per valutare e realizzare le azioni suggerite .

Stefano Cortelletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero