Desireé, la perizia sul Dna incastra i tre aguzzini: "Droga e abusi sessuali"

Desiree Mariottini, il Dna incastra i tre aguzzini: "Droga e abusi sessuali". Tre codici genetici su quattro. Le perizie disposte dai pm Maria Monteleone e...

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Desiree Mariottini, il Dna incastra i tre aguzzini: "Droga e abusi sessuali". Tre codici genetici su quattro. Le perizie disposte dai pm Maria Monteleone e Stefano Pizza, che indagano sulla morte di Desirée Mariottini, confermano l'ipotesi dello stupro di gruppo, che la ragazza avrebbe subito nella notte tra il 18 e il 19 ottobre, mentre aveva già perso i sensi per un mix letale di droga e psicofarmaci che l'avrebbe portata alla morte. Anche se solo per due dei quattro indagati, accusati di violenza sessuale gli esami del Dna lasciano pochi margini all'ipotesi di uno stupro. I tecnici nominati dai pm hanno individuato tracce genetiche di Mamadou Gara e Yusif Salia, che confermano la violenza sessuale, mentre per Chima Alinno la presenza di tracce genetiche è stata riscontrata ma non conferma lo stupro. Del tutto assente, invece, il dna di Brian Minteh.


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Desirée, il Riesame: resta l'accusa di omicidio volontario per il senegalese
 


La linea dei pm comunque non cambia. Tutti e quattro, accusati di omicidio volontario, rimangono iscritti sul registro degli indagati, per gli abusi sessuali sulla sedicenne di Cisterna di Latina. Le sue dichiarazioni considerate puntuali e attendibili hanno spinto gli inquirenti a riascoltare tutti gli altri testimoni.

Sul registro degli indagati, per sfruttamento della prostituzione era finita anche Antonella, l'amica di Desirée, e testimone dell'inchiesta. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero