Desertificazione bancaria: filiali chiuse e pochi bancomat, due comuni pontini senza neppure uno sportello

Desertificazione bancaria: filiali chiuse e pochi bancomat, due comuni pontini senza neppure uno sportello
Il fenomeno, ormai in atto da tempo, viene chiamato desertificazione bancaria, e non è nient'altro che la chiusura di istituti di credito e sportelli bancomat. ...

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Il fenomeno, ormai in atto da tempo, viene chiamato desertificazione bancaria, e non è nient'altro che la chiusura di istituti di credito e sportelli bancomat.


Negli ultimi anni, in tutto il Lazio, hanno chiuso ben 800 sportelli, in Italia 3.062. Ma c'è di più: nel Lazio 90 comuni non hanno né bancomat né una filiale bancaria. Due sono in provincia di Latina, si tratta di Rocca Massima e Campodimele.
Ma cosa c'è dietro a questo processo? Prima di tutto la digitalizzazione: le banche si stanno ritirando dal territorio perché la gestione delle filiali e dei bancomat risulta costosa e in parte soppiantata proprio dalla diffusione dell'home banking e dei servizi digitali.
I NUMERI
Dando uno sguardo ai numeri, in provincia di Latina sono presenti 393 bancomat per una popolazione residente di 565.840 persone, due i comuni che non ne hanno proprio e tutto sommato, guardando alle altre province, non è un dato catastrofico.
A Frosinone sono 20 i comuni che non ne hanno, a Rieti 36, a Viterbo 4. C'è un motivo: «La desertificazione bancaria in provincia di Latina è meno sentita perché ci sono le banche di credito cooperativo, dell'Agro Pontino e del Circeo e poi la Banca Popolare di Fondi spiega Antonio Viola segretario della First Cisl di Latina che hanno ammortizzato il fenomeno che invece è diventato endemico. La chiusura dei bancomat poi è solo la punta dell'iceberg: non è solo il fatto che non si possono prelevare o depositare contanti, ma viene a mancare un punto di riferimento per lo sviluppo socio economico del territorio che coinvolge sia le famiglie che le imprese. Sicuramente la digitalizzazione è complice di questo cambiamento, ma non solo. Lo spostamento di parte della clientela sul digitale ha legittimato le scelte in merito alla presenza o meno delle filiali sul territorio, ma il fenomeno si scontra con l'invecchiamento della popolazione. Molti clienti sono in difficoltà perché non sono in grado di usare la digital bank. Inoltre credo continua Viola che il concetto di vicinanza faccia la differenza perché avere una filiale significare avere un interlocutore con cui parlare faccia a faccia».
Aggiunge Antonio Viola: «E' un problema serio, ecco perché noi come federazione stiamo facendo una campagna mirata e il segretario generale Riccardo Colombani ha sollecitato nel Lazio, l'apertura di un osservatorio. La volontà è quella di recuperare il ruolo della banca tradizionale senza chiudere alla tecnologia, ma anzi facendoci aiutare da essa».
IL CONVEGNO

E' anche per trattare questo tema che il prossimo giovedì 10 novembre la First Cisl ha organizzato un convegno a Pontinia nell'Auditorium della Bcc dell'agro pontino per parlare del bilancio sociale in cui si inserisce perfettamente anche il tema della desertificazione bancaria.
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Il Messaggero