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Davide da grande farà il professore di Matematica. Lo farà perché è il suo sogno, lo farà perché ha 14 anni e una forza fuori dal comune. Francesco forse farà il giornalista, magari diventerà scrittore, anche lui ha 14 anni, stessa forza e stesso cuore. Si sono conosciuti quattro anni fa, sui banchi della scuola madia Alessandro Volta di Latina, stesso banco, un percorso che hanno condiviso fino ad ora e che non si ferma qui, anche se hanno scelto due licei diversi, uno Classico l'altro Scientifico. A proposito di percorsi imboccheranno insieme la Pontina il 14 dicembre prossimo, diretti al Quirinale: il presidente Sergio Mattarella li aspetta, sono stati nominati Alfieri della Repubblica, insieme ad altri 28 ragazzi si sono distinti per l'uso consapevole e virtuoso, nei mesi difficili della pandemia, degli strumenti tecnologici e dei social media.
Francesco D'Antonangelo e Davide Pietricola vivono a Latina, il primo giorno di scuola media si sono incontrati e riconosciuti: è nata subito la loro amicizia. «Un legame forte - racconta Domenico, il papà di Davide - un'amicizia fraterna che si è estesa anche alle famiglie. Certo il Covid ci ha allontanati fisicamente, ma siamo molto uniti.
Il presidente Mattarella ha conferito ai due ragazzi l'attestato d'onore per avere dato prova, insieme, di integrazione e di amicizia. Francesco, appassionato di letteratura e giornalismo ed esperto di tecnologie informatiche, nei tre anni della scuola secondaria di primo grado si è distinto per un forte senso civico e per la generosità con cui ha contribuito all'inclusione di un compagno di classe speciale: Davide, che ha una disabilità fisica che rende faticosa per lui la comunicazione. Francesco gli è stato vicino anche durante il lockdown, aiutandolo ad esprimersi nel contesto scolastico e con gli amici. Tra i due è nata una profonda amicizia. Francesco è il caporedattore del giornalino della scuola e ha voluto Davide come vicecaporedattore. Hanno affrontato questa avventura con passione ed entusiasmo, coinvolgendo attivamente compagni, docenti e genitori. Emozionante è stata un'intervista trasmessa sul canale Youtube della scuola, in cui Francesco e Davide hanno fatto il bilancio dell'anno scolastico trascorso durante la pandemia. Le parole di Davide che raccontava la solitudine di quei giorni, separato dai suoi amici a causa del Covid, la mancanza degli abbracci, delle risate a scuola, la condivisione strappata dalla pandemia, non possono lasciare indifferenti. E non hanno lasciato indifferenti il presidente Mattarella e i suoi collaboratori.
Una testimonianza bellissima, raccontata in modo autentico, diretto. «Loro sono così - dice Dario, il papà di Francesco - spontanei e pieni di risorse. Durante il lockdown si sentivano continuamente, hanno organizzato di tutto, quando non erano in Dad giocavano a fare loro i professori... non può immaginare quante ne hanno inventate». Per voi cosa ha rappresentato l'incontro con Davide? «Molto, dal punto di vista affettivo. Ma è normale che sia così: Davide è l'amico fraterno di nostro figlio». E ieri sera hanno voluto festeggiare insieme, in casa, con le loro famiglie. Perché come dice Francesco: «Davide è un amico speciale, un amico vero». Latina ora ha due splendidi giovani Alfieri della Repubblica di cui andare orgogliosa.
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Il Messaggero