Curi, ieri un nuovo vertice Riparte la sfida per lo stadio

Curi, ieri un nuovo vertice Riparte la sfida per lo stadio
LA CITTÀ CHE CAMBIAUn ulteriore passo in avanti nel lungo e complesso percorso per il nuovo stadio Curi. Ieri a Roma, nella sede del Credito Sportivo, visita del sindaco Andrea...

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LA CITTÀ CHE CAMBIA
Un ulteriore passo in avanti nel lungo e complesso percorso per il nuovo stadio Curi. Ieri a Roma, nella sede del Credito Sportivo, visita del sindaco Andrea Romizi per un nuovo incontro istituzionale. Al vertice capitolino c'erano il presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi e una delegazione di Cassa Depositi e Prestiti. Da palazzo dei Priori bocche cucite sull'esito dell'incontro. Di certo c'è che il passaggio a Roma del sindaco ha un valore importante. Rappresenta infatti una sorta di base di partenza per rilanciare il progetto nuovo Curi, con il piano messo sul tavolo a fine estate. Proprio dalla definizione di quel piano nei mesi scorsi, per impegni delle varie parti al tavolo, non c'erano stati più vertici e la riunione di ieri rappresenta un punto di ripartenza per l'intera operazione. Operazione che si svolge parallelamente ad interventi sull'attuale struttura. In primo luogo quelli sulla curva Nord. I lavori erano stati approvati dal Comune per avviare un percorso di adeguamento statico-sismico dell'attuale Curi.

Una pratica che si è resa necessaria a seguito delle risultanze delle verifiche sulla vulnerabilità sismica dell'impianto richieste dalla commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. In particolare, come più volte spiegato, i gradoni richiedono un ripristino della funzionalità al fine di scongiurare gli effetti negativi derivanti dal processo di carbonatazione, determinato dagli agenti atmosferici e dalle continue sollecitazioni cui è sottoposta la struttura. Per questi interventi significativi l'amministrazione ha stanziato la somma di 1,3 milioni di euro, prevedendo due stralci funzionali. Il primo riguarda il completo rifacimento dei gradoni della curva Nord, per cui c'è l'obiettivo di poter tornare presto alla massima capienza. Parallelamente, come detto, va avanti il percorso per un nuovo impianto. Si ragiona su una struttura moderna, sicura, comoda, senza barriere architettoniche e che terrà conto del risparmio energetico. L'intera operazione, anche se non ci sono conti precisi sul tavolo, dovrebbe aggirarsi sui 30 milioni di euro, con palazzo dei Priori esposto per circa il 20 per cento. Ci sono ancora diversi passaggi da definire e solo prossimamente emergeranno elementi definitivi. Come emerso nelle settimane scorse, il nuovo stadio sarà progettato tenendo conto del bacino di utenza e del suo utilizzo non solo per il calcio. Di certo il pallone sarà quello che terrà di più banco anche perché, come è normale che sia in fase di progettazione, si penserà ad un impianto utile per la massima categoria e non solo. Che significa, di fatto, che i trenta milioni sul tavolo per il nuovo Curi porteranno a un impianto col bollino blu dell'Uefa anche per le gare internazionali. Riccardo Gasperini
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Il Messaggero