Latina, crolla un altro pino in pieno centro: Comune a un bivio

Latina, crolla un altro pino in pieno centro: Comune a un bivio
Un rumore sinistro, un profondo fruscio e poi lo schianto secco. Così, stando ai racconti, è venuto già l'ennesimo pino marittimo nel centro del...

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Un rumore sinistro, un profondo fruscio e poi lo schianto secco. Così, stando ai racconti, è venuto già l'ennesimo pino marittimo nel centro del capoluogo. Ieri mattina venuto giù uno degli ultimi pini nel cuore di Latina, uno dei due che ancora restavano nell'aiuola che separa le poste centrali da via Emanuele Filiberto. L'albero è venuto giù parallelo alla strada che porta in piazza del Popolo ostruendo solo la stradina che costeggia la parte posteriore delle Poste dove fortunatamente in quel momento non c'era nessuno e dove non era parcheggiata nessuna auto. Nessun ferito quindi e nessun danno particolare. Quasi un miracolo. L'ennesimo, dopo i crolli di viale Italia e di viale Mazzini che negli anni passati hanno spinto il Comune ad accelerare sugli abbattimenti dei pini giudicati pericolanti. In viale Mazzini uno dei pini era venuto giù accanto all'ingresso del Vittorio Veneto. In viale Italia aveva lisciato di poco la finestra di una abitazione privata.


E' ormai evidente che i pini di Fondazione, dal 1932 parte integrante del paesaggio del capoluogo non sono più sicuri essendo arrivati, secondo gli agronomi, alla fine del loro ciclo vitale. La ricognizione era stata affidata nel settembre 2020 da tre agronomi. Ci si era basati su quella per valutare soprattutto i pini di strada della Rosa e di via Epitaffio. Nel primo caso ne sono stati abbattutyi 50 e salvati 46. In via Epitaffio gli abbattimenti precauzionali sono stati molti di meno ma le piogge torrenziali che ormai si abbattono frequentemente sul territorio del capoluogo inzuppando i terreni e rendendo meno stabili gli apparati radicali superficiali di alberi come i pini marittimi consigliano controlli continui.

Del probelma si occuperà l'assessore Dario Bellini che ha la delega al Verde Pubbico. «Con questo clima è una battaglia complicata» ha ammesso ieri prima di entrare in Giunta. In questi anni di amministrazione sono oltre un migliaio i nuovi alberi messi a dimora, una trentina i lecci piantati a viale Mazzino proprio al posto dei pini. Ma probabilmente è arrivato il momento di fare un piano complessivo che metta in sicurezza le strade. In centro ormai ne sono rimasti davvero pochi, ma vale la pena di tenerli sotto controllo. Ce ne sono alcuni come quelli lungo la circonvallazione nei pressi di Parco Falcone e Borsellino si trovano all'interno di giardini privati e quindi il Comune dovrà sensibilizzare i proprietari o intervenire con una verifica congiunta. Tra i parchi cittadini quello da controllare maggiormente sarà proprio parco Falcone e Borsellino dove già Italia Nostra aveva lanciato l'allarme sullo stato delle alberature. Senza aspettare i vivai del progetto Upper il Comune dovrà investire per sostituire le piante più provate prima che cedano definitivamente come è accaduto ieri in piazzale dei Bonificatori.

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Il Messaggero