Covid, un nuovo picco nei contagi

Covid, un nuovo picco nei contagi
LA SITUAZIONEC'è un nuovo picco di contagi in provincia di Latina, che torna a far tremare il territorio e a preoccupare la Asl dopo giorni in cui la curva sembrava stabile e...

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LA SITUAZIONE
C'è un nuovo picco di contagi in provincia di Latina, che torna a far tremare il territorio e a preoccupare la Asl dopo giorni in cui la curva sembrava stabile e sotto controllo.

In 24 ore si passa invece da 140 casi a ben 225 (ma salgono a 232 con i pazienti fuori provincia). Nessun decesso, ed è questa l'unica nota rincuorante, mentre sono solo 35 i pazienti guariti. Da nord a sud, l'aumento è diffuso praticamente ovunque, con alcune situazioni che appaiono più allarmanti di altre. Una di queste è certamente la città di Fondi, che dopo la crescita costante di casi delle ultime settimane arriva ieri a contare altri 40 positivi, di cui quattro minori. «Il quadro è oltremodo critico commenta il sindaco Beniamino Maschietto - si chiede più collaborazione da parte della comunità soprattutto nella sfera privata, limitando il più possibile i contatti tra nuclei familiari diversi, peraltro vietati dalle restrizioni vigenti. Dall'analisi dei contagi emerge che il virus non sta correndo sul luogo di lavoro ma soprattutto in gruppi di amici e famiglie». E se i casi sembrano legati per lo più a contatti avvenuti prima della zona rossa, è altrettanto verosimile che si avrà una coda di diffusione del virus ancora per qualche giorno.
I DATI
A seguire, in termini di numeri, c'è il capoluogo pontino con 33 positivi, la città di Cisterna con 29, Aprilia con 27, Terracina con 21. Ma preoccupano anche i 14 casi di Priverno, i 14 del comune di Pontinia e ancora i 10 di Cori, dove è sotto stretta sorveglianza la situazione della scuola di Giulianello su cui si avrà forse un quadro più chiaro nella giornata di oggi. Ci sono poi cinque casi di covid a Sonnino, quattro a Lenola e a Minturno, tre rispettivamente a Formia, Gaeta, Monte San Biagio, Sabaudia, San Felice Circeo, Sezze e Spigno Saturnia. Infine un caso è stato registrato a Maenza, Norma, Roccagorga, Sermoneta e Sperlonga. Restando ai numeri, nei 18 giorni di marzo i positivi sono stati 2.393, mentre nello stesso arco temporale di riferimento di febbraio se ne contavano 1.783 con una media di meno di 100 al giorno.
Dopo nove vittime di covid in tre giorni, il conto invece si arresta e i decessi di marzo restano fermi a 31, a 442 quelli dall'inizio della pandemia. Il territorio pontino, così come il resto del Lazio, è al quarto giorno di zona rossa, con limitazioni stringenti sugli spostamenti, la circolazione e gli esercizi commerciali aperti, ma a ben guardare si tratta di misure molto diverse dal lockdown totale di un anno fa.
I CONTROLLI

Basta un rapido sguardo nelle città per comprendere che le persone continuano a spostarsi e le auto a circolare per le strade in modo non molto diverso da una settimana fa. E anche i controlli sono molto meno serrati, basta avere un'autocertificazione in auto per giustificare sostanzialmente qualunque tragitto dalla propria abitazione. Ed è questa forse la situazione che preoccupa di più, dal momento che l'istituzione della zona rossa doveva appunto servire a contenere il più possibile i contatti e dunque la diffusione del virus. Non va meglio nelle altre province della regione: il Lazio conta complessivamente 1963 nuovi positivi e 23 morti, 299 terapie intensive occupate e 2.422 ricoveri in altri reparti covid.
Laura Pesino
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero