Covid, ora fa paura la variante inglese: cluster in un'azienda

Covid, ora fa paura la variante inglese: cluster in un'azienda
Esplodono anche sul territorio pontino i casi di variante inglese. Mentre la vicina provincia di Frosinone si prepara a diventare da domani zona rossa, Latina conta altri 32...

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Esplodono anche sul territorio pontino i casi di variante inglese. Mentre la vicina provincia di Frosinone si prepara a diventare da domani zona rossa, Latina conta altri 32 contagi del virus mutato diffusi in tempi rapidissimi tra i dipendenti di un'azienda del capoluogo e i loro familiari. Nello specifico si tratta di 13 dipendenti di un'azienda di componenti medicali che si trova a Latina Scalo e di altri 19 loro familiari. La notizia è stata confermata ieri dopo i primi sospetti che, proprio a causa della velocità di diffusione e del gran numero positivi con lo stesso link epidemiologico, avevano spinto la Asl a inviare i campioni dei test molecolari allo Spallanzani. Si tratta dunque di un cluster importante che deve mettere in guardia il territorio pontino. Questi nuovi casi si aggiungono del resto a quelli già accertati nei giorni scorsi e relativi a una famiglia di Aprilia composta da quattro persone e ad un altro nucleo di tre persone residente a Sabaudia. Il sospetto però è che la variante circoli anche in provincia molto più dei casi finora accertati e che si è ormai in presenza di una terza ondata senza che sul territorio pontino si sia mai effettivamente spenta la seconda.

La Asl guarda con molta attenzione anche al focolaio scoperto nei plessi elementari e dell'infanzia della scuola della zona Leda di Aprilia, dove circa 10 tra alunni e docenti sono risultati contagiati dal covid. Proprio per questo si attendono i risultati dei test sulle classi in quarantena e, in caso di elementi di positività, i campioni saranno di nuovo indirizzati allo Spallanzani per le verifiche. I primi referti sugli studenti sono negativi ma i risultati ancora parziali.

Buone notizie arrivano invece per Roccagorga, che dalla mezzanotte di lunedì 8 marzo terminerà ufficialmente la zona rossa. Ma non sarà, fa capire la Asl, un libera tutti perché, in accordo con la Regione, saranno stabilite alcune regole particolari che saranno probabilmente oggetto di una specifica ordinanza da parte del Comune: le scuole del paese resteranno infatti in didattica a distanza, resteranno probabilmente chiusi i parchi e saranno intensificati i controlli delle forze dell'ordine su eventuali casi di assembramento e per la verifica del rispetto delle quarantene. Il comune infatti, nonostante abbia registrato un calo della curva epidemiologica, continua ad avere un numero di positivi elevato rispetto ai residenti, che sfiora le 80 unità. Altri quattro casi sono stati riportati nel bollettino di ieri, che conta complessivamente 148 positività su poco più di mille test. Il dato più alto riguarda Fondi con 29 contagi, 13 i casi di Latina, Minturno e Terracina, 11 Aprilia, 10 Formia, 9 a Cisterna e Monte San Biagio, 6 a Sermoneta, 5 nei comuni di San Felice e Sperlonga, 4 a Pontinia, Roccagorga e Santi Cosma e Damiano, tre a Sabaudia e a Sonnino, due contagi ancora a Cori, uno infine a Gaeta, Priverno, Rocca Massima, Roccasecca dei Volsci e Sezze. Due le vittime, di 66 e 96 anni, residenti rispettivamente a Latina e a Fondi, che portano a 420 i morti in provincia da inizio pandemia.

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Il Messaggero