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Dopo alcune giornate di stabilità la curva torna a salire in modo preoccupante in provincia. Da 143 casi di sabato si arriva sopra la soglia dei 200 nella giornata di ieri, a fronte di appena sei pazienti guariti. Il bollettino ha riportato in particolare 203 nuovi positivi su circa 1200 test effettuati, più della metà concentrati in tre comuni.
I DATI
Una nuova impennata travolge Latina, che conta 63 contagi. Altri 34 sono invece ad Aprilia e 18 nel comune di Cisterna. Numeri a due cifre anche per Terracina, con 14 casi, e Sezze, con 11, mentre sono 9 i positivi a Pontinia, 8 a Fondi, 7 a San Felice Circeo, 5 a Formia e Santi Cosma e Damiano, 4 a Priverno e Sabaudia, tre nei comuni di Cori, Sermoneta e Gaeta, due a Bassiano, Minturno, Monte San Biagio e Sonnino e infine uno a Castelforte, Maenza, Roccagorga e Sperlonga. In appena 11 giorni di aprile si arriva a 1.756 positivi, contro i 1.375 dello stesso periodo di marzo.
I DECESSI
Ma il quadro si aggrava con i decessi, altri quattro nell'arco di una giornata che portano a 23 il conto di aprile e a 484 il numero complessivo dei deceduti in provincia da inizio pandemia.
L'analisi complessiva dei contagi rivela che ad oggi sono nettamente in calo i focolai e i grossi cluster che si registravano fino ai mesi scorsi e che riguardavano soprattutto strutture sanitarie e residenze per anziani. Con le vaccinazioni questo rischio è notevolmente diminuito ma a preoccupare sono ora i focolai che si originano da contatti familiari e amicali e che si diffondono poi rapidamente sul territorio. E' quanto avviene ad esempio nel capoluogo, dove i contagi corrono in tutte quelle situazioni in cui viene meno il distanziamento e si abbassa la soglia di attenzione. Ma proprio queste sono le condizioni che rendono più complessa e faticosa l'attività di contact tracing e di conseguenza le azioni di contenimento dell'epidemia. Nei comuni di Latina, ma soprattutto Sabaudia, Fondi, Terracina e Pontinia la Asl sta intanto fronteggiando un'altra emergenza, quella dei braccianti agricoli di nazionalità indiana che da giorni sono sottoposti a uno screening a tappeto nelle aziende in cui sono impiegati. I risultati, ancora parziali, indicano la presenza di sporadici positivi in ognuna delle aziende visitate, i tamponi proseguiranno anche nei primi giorni della settimana fino a coprire circa un migliaio di lavoratori.
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Il Messaggero