Covid, casi in risalita: il peggior lunedì da un mese. Vaccini, ieri solo 37 somministrazioni: ecco perché

Covid, casi in risalita: il peggior lunedì da un mese. Vaccini, ieri solo 37 somministrazioni: ecco perché
Sono tornati a crescere i contagi Covid in provincia di Latina e la conferma arriva dal bollettino Asl di ieri, che segnala 329 contagi nonostante la giornata di lunedì...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sono tornati a crescere i contagi Covid in provincia di Latina e la conferma arriva dal bollettino Asl di ieri, che segnala 329 contagi nonostante la giornata di lunedì segni sempre una significativa flessione dei numeri per via del ridotto numeri dei tamponi eseguiti. Il rapporto tra positivi e test dunque arriva a sfiorare il 14%. Ma in generale la curva, rispetto alle tre settimane precedenti, è tornata lievemente a salire assestandosi su livelli medio alti di diffusione del contagio. La situazione Covid non ci piace commenta il responsabile del dipartimento di prevenzione della Asl di Latina Antonio Sabatucci Con le nuove regole introdotte sta succedendo quello che si temeva: i positivi crescono rispetto ai tamponi effettuati. Lo scenario ipotizzato per il futuro è che sempre più spesso ricorrerà ai test solo chi ha sintomi chiaramente riconducibili al Covid. L'unico lato positivo è che sembra calare la pressione ospedaliera e non ci sono particolari emergenze legate ai ricoveri, perché la massiccia vaccinazione e le cure con antivirali consentono di tenere sotto controllo la malattia. Da una parte insomma, è altamente probabile trovare contagi fra chi si sottopone ai tamponi, dall'altra il rischio è che possa sfuggire da questo conto una larga fetta di persone asintomatiche. A conti fatti intanto nelle prime due settimane del mese i casi scoperti in provincia di Latina hanno superato la soglia dei 7mila e ammontano per la precisione a 7.525, con 4mila casi registrati solo nell'ultima settimana.

Un mese fa, alla stessa data, i positivi erano però già oltre 12mila. Intanto, nel dettaglio sono 86 i casi accertati nella città Latina, 40 invece ad Aprilia, cinque a Castelforte, 17 a Cisterna, otto a Cori, 15 a Fondi, 31 a Formia, 14 a Gaeta e due nel comune di Itri, uno a Lenola, nove a Minturno, ancora due rispettivamente a Monte San Biagio e Norma, quattro invece a Pontinia e altrettanti a Ponza, nove i casi anche a Priverno, uno a Prossedi, cinque a Roccagorga, uno a Roccasecca dei Volsci; sono poi 13 i contagi registrati a Sabaudia, tre nel comune di San Felice Circeo, uno a Santi Cosma e Damiano e tre anche a Sermoneta, ancora 13 a Sezze e 16 a Sonnino, 24 infine a Terracina. Dopo la tregua di domenica si registra inoltre un altro decesso, quello di un paziente di 84 anni che era residente nel comune di Itri e che porta a 18 il bilancio delle vittime dall'inizio del mese e a 825 quello dall'inizio della pandemia.

Nessun nuovo ricovero e appena 46 le guarigioni segnalate dall'azienda sanitaria.


Per quanto riguarda le vaccinazioni infine i dati di ieri, relativi di fatto alla giornata di domenica 13 marzo, riportano 37 somministrazioni totali, tutte in età pediatrica ai bambini tra i 5 e gli 11 anni (per la precisione 12 prime dosi e 25 seconde), che sembravano essersi completamente fermate. La spiegazione la fornisce la stessa Asl: gli hub vaccinali del territorio stanno progressivamente riducendo orari e operatività e la domenica restano chiusi ovunque, mentre la domenica sono operativi i centri vaccinali dedicati esclusivamente ai bambini. Le somministrazioni ai più piccoli dunque proseguono, anche se con numeri certamente inferiori rispetto alle prime fasi di avvio della campagna. Alla data del 24 febbraio comunque risulta aver ricevuto almeno una dose il 43,8% dei bambini fra 5 e 11 anni e il 32,9% la seconda. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero