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Entra nel vivo l'attività amministrativa delle commissioni del Comune di Latina, ma si infuoca la polemica dopo il suggerimento del sindaco, Damiano Coletta, di svolgerle ancora in videoconferenza per la pandemia. Sei sono le sedute convocate finora. La prima è Urbanistica, domattina alle 9, che fu convocata dal presidente Emilio Ranieri - per l'audizione dell'assessore al ramo, Remigio Coco, sulla programmazione in materia - prima in presenza, e poi, con una successiva modifica, in modalità telematica. Roberto Belvisi ha convocato la commissione Lavori pubblici per il 22 febbraio, in presenza, presso il Comune, per la presentazione e la disamina del piano triennale delle opere pubbliche, per l'utilizzo del ristoro nucleare e anche per decidere se svolgere le prossime sedute in presenza o in videoconferenza. Sempre per il 22, sempre in presenza, Mauro Anzalone ha convocato la commissione Cultura. Anche Andrea Chiarato ha convocato, in presenza, per il 23 la commissione Trasparenza e Legalità, con, all'ordine del giorno, l'elezione del vice presidente, e proprio la modalità di svolgimento delle sedute; lo stesso giorno, il 23, Valeria Tripodi ha convocato, però in modalità telematica, la Affari istituzionali per il cronoprogramma dei lavori; in videoconferenza sarà anche la Ambiente del 22 febbraio, per l'audizione dell'assessore Adriana Calì sullo stato dei progetti. In definitiva, di sei commissioni convocate su un totale di dieci, tre sedute sono in presenza e tre in videoconferenza.
LA POLEMICA
Ieri i consiglieri del centrodestra hanno polemizzato sulla nota del sindaco, Damiano Coletta, che suggeriva di proseguire con le sedute in video.
«SUGGERIMENTO CONCORDATO»
«Io ho solo dato un suggerimento, in considerazione della situazione, visto che i contagi non stanno a zero, e tenendo conto del rapporto spazio/persone e del tempo di utilizzo dei locali - spiega il sindaco Coletta - a scopo prudenziale, ancora per una settimana, sarebbe preferibile proseguire con la modalità in remoto. Non è un provvedimento perentorio, ma un suggerimento, che ha trovato anche la condivisione del capogruppo di FdI, Matilde Celentano, anch'ella medico, alla quale l'avevo comunicata, del presidente del Consiglio comunale, Raimondo Tiero, e della segreteria generale. Io sono responsabile sanitario per la città, e fino al 31 marzo vige ancora lo stato di emergenza: le cose vanno viste anche in base all'andamento dei contagi e, se continua a scendere, si potrà tornare in presenza. Ma ora siamo ancora a 5-600 contagi quotidiani provinciali. Sospendere il consigliere? Bisogna anche rispettare la privacy, e credo comunque che si arriverà a far partecipare tutti con la modalità mista».
Quanto al consigliere senza green pass, Giuseppe Coluzzi, di Forza Italia, ecco come ha commentato. «Non c'è nessuna legge che mi proibisce di accedere - spiega- io non posso essere equiparato a un dipendente comunale, in quanto non ho stipendio fisso, non ho superiori gerarchici, non ho orari fissi. In quanto tale, posso accedere con green pass da tampone, che eseguo ogni cinque giorni. Io sono favorevole alla vaccinazione, è giusto farla, ma io preferisco attendere il nuovo vaccino Novavax, che utilizza un metodo differente, collaudato da 30 anni. La modalità mista per le sedute? Si può applicare, i decreti la prevedono». .
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero