Latina, pazienti Covid: al Goretti videochiamate con il tablet per i parenti

Latina, pazienti Covid: al Goretti videochiamate con il tablet per i parenti
Nel primo giorno di zona arancione nella regione Lazio, la provincia di Latina raddoppia i contagi. Da 100 nella giornata di sabato diventano 194 ieri, con una distribuzione...

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Nel primo giorno di zona arancione nella regione Lazio, la provincia di Latina raddoppia i contagi. Da 100 nella giornata di sabato diventano 194 ieri, con una distribuzione capillare in quasi tutti i comuni. Per la prima volta però dal 15 dicembre scorso non ci sono vittime riportate sul bollettino, anche se si è avuta notizia di alcuni decessi per covid evidentemente ancora non conteggiati nel report di domenica.


La concentrazione maggiore di positivi questa volta riguarda il comune di Aprilia, dove i nuovi casi sono ben 49. Un aumento a due cifre si registra poi nei comuni di Cisterna e Formia, che contano rispettivamente 24 e 21 positivi, mentre sono 17 quelli nella città di Latina (il dato più basso delle ultime settimane), 16 a Fondi, 10 a Gaeta. Ci sono poi nove casi a Minturno, sette a Terracina, cinque a Sezze e Spigno Saturnia, quattro a Sermoneta, tre a Castelforte, Cori, Itri, Maenza e Priverno, due a Roccagorga, Santi Cosma e Damiano e Sperlonga, uno a Campodimele, Monte San Biagio, Ponza, Roccasecca dei Volsci, San Felice Circeo e Sonnino. I cittadini pontini contagiati dal covid nei dieci mesi di pandemia arrivano ora a 17.981, di cui ben 3.437 dall'inizio del nuovo anno ad oggi. Restano invece 296 le vittime complessive in provincia, 45 delle quali nel mese di gennaio. L'ultimo dato contenuto nel bollettino dell'azienda sanitaria riguarda infine le guarigioni: 116 nelle ultime 24 ore, per un totale che supera le 11.200 unità. La situazione resta grave e preoccupante negli ospedali. Solo al Goretti, da mesi, 200 posti letto covid sono occupati in modo fisso. E ora c'è chi ha deciso di dare una mano per consentire che i pazienti ricoverati e soli, lontani dalla famiglia, possano comunicare con i parenti.

L'iniziativa, approvata dall'ospedale di Latina, è gestita dall'Istituto per la famiglia, che è anche associazione di protezione civile. Già da una settimana i volontari dell'associazione si occupano di mettere in contatto i pazienti con i loro familiari a casa, gestendo le prenotazioni arrivate al numero 331.6811480. Gli utenti indicano il nume del paziente e se possibile il reparto in cui è ricoverato e nelle ore pomeridiane, compatibilmente con le esigenze dei medici e con gli orari delle terapie, girano per i reparti con un tablet per organizzare videochiamate che consentano di ridare forza e speranza a chi lotta contro il virus da un letto d'ospedale. Intanto prosegue in tutta la regione la campagna vaccinale, che arriva a superare quota 105.700 persone raggiunge nel Lazio e 5759 in provincia di Latina, secondo il dato aggiornato dall'assessorato alla Sanità regionale alle 17.30 di ieri. Sono sempre più numerose le donne che hanno ricevuto la prima dose di antidoto Pfizer: 65mila circa contro 40.788 uomini. Per quanto riguarda la divisione per fascia di età dei cittadini del Lazio già vaccinati, hanno ricevuto la dose di antidoto 26.251 persone tra i 50 e i 59 anni, 21.453 persone tra i 40 e i 49, 17.557 tra i 30 e i 39, 16.367 tra i 60 e i 69, 13.660 tra i 20 e i 29 anni, 4.904 tra gli 80 e gli 89 anni, 2.897 tra i 70 e i 79, 2342 ultra 90enni e infine 357 persone tra i 16 e i 19 anni.

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Il Messaggero