Concorsi Asl truccati, i giudici ammettono tutte le parti civili

Concorsi Asl truccati, i giudici ammettono tutte le parti civili
L'UDIENZAVia libera a tutte le richieste di costituzione di parte civile presentate nel processo per il concorso truccato alla Asl nel quale sono imputati l'ex segretario...

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L'UDIENZA
Via libera a tutte le richieste di costituzione di parte civile presentate nel processo per il concorso truccato alla Asl nel quale sono imputati l'ex segretario provinciale del Partito democratico Claudio Moscardelli, l'ex dirigente della Asl di Latina Claudio Rainone e l'ex funzionario Mario Graziano Esposito chiamati a rispondere a vario titolo di corruzione, falso e rivelazione di segreto d'ufficio. Nell'udienza di ieri mattina il collegio penale presieduto da Aldo Morgigni, a conclusione della camera di consiglio, ha respinto tutte le eccezioni presentate dagli avvocati difensori rispetto alla titolarità a essere presenti nel processo di alcuni soggetti ed ha ammesso tutte le istanze depositate nella precedente udienza: si tratta del Comune di Latina rappresentato dall'avvocato Cinzia Mentullo, delle Asl di Latina, Viterbo e Frosinone le prime due rappresentate dall'avvocato Alessandro Benedetti, la terza dall'avvocato Valentino Vescio di Martirano della Regione Lazio con l'avvocato Carlo D'Amata, dell'associazione antimafia Caponnetto' con l'avvocato Alfredo Galasso, della Confconsumatori Lazio Aps con l'avvocato Giacomo Montecuollo e di due partecipanti al concorso finito al centro dell'inchiesta condotta da Squadra mobile di Latina e Guardia di finanza.

Sono state respinte anche le eccezioni sull'utilizzo delle intercettazioni telefoniche. Al centro dell'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Valerio De Luca il concorso pubblico per titoli ed esami per la copertura a tempo indeterminato di 23 posti di collaboratore amministrativo professionale in forma aggregata tra le Asl di Frosinone, Latina e Viterbo nell'ambito del quale Rainone, che era il presidente della Commissione, avrebbe rivelato a sei concorrenti risultati poi vincitori e assunti dall'Azienda sanitaria gli argomenti che sarebbero stati oggetto della prova orale con la complicità di Esposito quale segretario della Commissione che avrebbe attestato falsamente la regolarità della procedura dei verbali della commissione. Per quanto riguarda l'ex esponente del Pd avrebbe segnalato due candidati al dirigente promettendo in cambio un aiuto per la nomina a direttore amministrativo dell'Azienda. Il processo è stato aggiornato all'11 febbraio prossimo, quando sono stati citati alcuni testi del pm tra cui l'assessore regionale alla sanità Alessio D'Amato, l'attuale dg Asl Silvia Cavalli e il suo predecessore Giorgio Casati.

Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero