Con “Cine Marani” la moda fa spettacolo

Con “Cine Marani” la moda fa spettacolo
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Il cinema, che magnifica ossessione. Ed ecco che diventa show di altissimo livello con tanto di gala. «Ho sempre avuto una passione speciale per le locandine, sono un po' i vestiti delle città: cambiano come facciamo noi con gli abiti», racconta Angelo Marani all'inizio della serata che ha organizzato a Correggio, cittadina emiliana dove è nato e dove ha sede la sua azienda che sfila a Milano e ha successo in tutto il mondo. Lo spettacolo "Cine Marani" ha abbinato un tris di eccellenze: pellicole cult dal grande schermo, moda da collezionare, colonne sonore d'autore. Nel foyer del Teatro Bonifazio Asioli, l'imprenditore e stilista, cultore della settima arte, ha esposto dieci manifesti vintage e li ha affiancati agli abiti creati per "Portiere di notte", "La mia Africa" o "La carica dei 101". Sul palco hanno duettato una fantastica Amii Stewart (foto) e il flautista Andrea Griminelli, insieme all'Octa Jazz Quartet. "Viva l'Italia", cantata da De Gregori ha aperto lo show mentre venivano proiettate immagini di quelle stampe che sono il vanto di questa griffe made in Italy. E familiare: accanto a Angelo lavorano in azienda la moglie Anita e le figlie Giulia e Martina. Il cinema suggerisce da sempre a Marani fantastiche idee: le locandine di Mimmo Rotella che raccoglie da quando era giovane sono state riprodotte su seta, le calze a rete di Marlene Dietrich gli hanno ispirato le maglie peso piuma diventate un best seller, i "baci celebri" dei divi sono ora su abiti e borse. Ultimissimi, gli "spaghetti western" hanno fatto venire in mente allo stilista un modello di sottana per la primavera-estate 2015 ribattezzato ironicamente "C'era una gonna in America".

Paola Pisa
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Il Messaggero