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Diffidati dalla Prefettura ad approvare il rendiconto di gestione 2020 entro 20 giorni, pena il commissariamento. L'atto - previsto per legge, in quanto il rendiconto si sarebbe dovuto approvare entro il 31 maggio e così non è stato - è giunto al Comune di Latina il 14 giugno e da allora sono scattati i 20 giorni per l'approvazione. Piazza del Popolo, ha assicurato ieri l'assessore al Bilancio Gianmarco Proietti nella commissione al ramo, «è in costante contatto con la Prefettura, alla quale sta comunicando l'evoluzione dei vari iter inerenti l'atto». Che è stato approvato ieri in commissione con 7 voti a favore e 2 astenuti (Alessandro Calvi e Massimo Di Trento). Proietti ha parlato di un «percorso complesso e faticoso per sintetizzare il 2020», reso ancora più complicato dalle erogazioni del Governo agli enti locali per fronteggiare la pandemia, fondi che avevano scopi e scadenze precise. «Abbiamo dovuto elaborare un doppio rendiconto, quello normale e quello per il Covid», ha spiegato Proietti. Se il risultato del rendiconto si basa in particolare su quegli 8 milioni di euro di risorse ricevute dallo Stato per fronteggiare la pandemia, in realtà a pesare è ben altro: «Gli accantonamenti pesano per 143 milioni di euro, un bilancio nel bilancio», e sono necessari per il fondo crediti di dubbia esigibilità (quasi 111 milioni di euro) per il fondo contenziosi (arrivato a quasi 18 milioni di euro) e per altri capitoli.
LE AGEVOLAZIONI TARI
Approvati ieri - all'unanimità - anche regolamento e articolazione tariffaria della tariffa rifiuti, caratterizzata anche per il 2021 da agevolazioni per le categorie più svantaggiate: per quelle non domestiche, che hanno subito chiusure per la zona rossa, il Comune stanzia 1,7 milioni di euro; per le domestiche, c'è mezzo milione di euro, con innalzamento dell'Isee per l'esenzione a 15mila euro. Viene inoltre agevolato l'accesso al compostaggio domestico, che consentirà di avere ulteriori sconti in bolletta.
QUANTO SI PAGHERÀ
Un nucleo monofamiliare pagherà una quota fissa di 0,83 euro al metro quadro; 2 componenti pagheranno 0,91 al metro quadro; 0,99 euro al metro quadro per 3 componenti; 1,06 euro al metro quadro per 4 componenti; 1,13 euro al metro quadro per 5 componenti; 1,19 euro al metro quadro per 6 componenti. La quota variabile va invece dai 129,60 euro all'anno per 1 componente a 233,28 euro per 2 o 3 componenti; fino ai 440,65 euro all'anno per 6 componenti. Approvato all'unanimità, infine, anche la proroga fino al 30 settembre per il versamento del canone unico (la parte dell'occupazione di suolo pubblico) in considerazione del periodo.
An. Ap.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Messaggero