Colleghi e amici in lacrime ai funerali di Simone Di Maria

Colleghi e amici in lacrime ai funerali di Simone Di Maria
I ragazzi piangevano tutti. Erano arrivati alla chiesa SS Annunziata di Borgo Montello per l'ultimo saluto al giovane Simone Di Maria, il ventiseienne scomparso lo scorso...

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I ragazzi piangevano tutti. Erano arrivati alla chiesa SS Annunziata di Borgo Montello per l'ultimo saluto al giovane Simone Di Maria, il ventiseienne scomparso lo scorso martedì notte in un tragico incidente stradale sulla Pontina.

C'erano i suoi colleghi di lavoro, tutti con la maglia dello staff dei Goofi Beach, il locale sul lungomare di Latina con i quali Simone passava notti intere dietro il bancone; c'erano i ragazzi dei Kidzlovetechno, realtà musicale pontina a cui Simone era legatissimo e che già la sera prima, in un evento organizzato in una discoteca di Latina, gli avevano dedicato i fuochi d'artificio; e poi i suoi amici, quelli di infanzia e quelli più recenti. Tante, tantissime persone che hanno riempito la chiesa del Montello il Borgo dove Simone viveva con la sorella , accorsi per salutare quel ragazzo sempre sorridente volato via troppo presto.

«Se siamo qui, è perché abbiamo amato Simone» ha esordito il sacerdote nell'omelia: «Tutti apprezzavano il suo zelo, il suo impegno nel lavoro fin dalla giovane età, sempre instancabile, di giorno e di notte». Simone amava la notte e, dopo anni trascorsi al Centoundici, il bar su via del Lido dove era facile vederlo tra i tavolini del locale o dietro al bancone, da poco era tornato in un locale notturno, i Goofi Beach, sul lungomare. «Mi avevi detto che eri così felice per essere tornato "nella giungla"» le strazianti parole lette alla fine della celebrazione da una ragazza a lui legatissima, molto più che una semplice amica. «Il nostro sguardo era differente da tutti gli altri: un amore strano, che nessuno ha mai compreso. Certi legami forti non si spezzano e sono destinati ad essere. Io una vita senza di te non riesco e non voglio immaginarla: come si fa a vivere senza il cuore?» ha letto in lacrime. All'uscita del feretro, in tanti hanno tenuto alto uno striscione con scritto a caratteri cubitali: "Capo, abbiamo un problema... Ma adesso lo risolviamo". Una frase che rappresenta tutta l'essenza di Simone, sempre pronto a trovare una soluzione davanti ad ogni imprevisto, che non si buttava mai giù nonostante le tante sfide che il mondo della ristorazione e dei locali notturni presenta, anche a più riprese in un'unica serata.

Un "drama king", come recitava un secondo striscione, accompagnato da palloncini neri volati in cielo per dire addio ad un ragazzo che aveva ancora tutta la vita davanti, ma che rimarrà per sempre nel cuore di chi ha avuto la fortuna di averci a che fare.
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Il Messaggero