Cisterna ricorda Martina e Alessia e quattro anni dalla scomparsa

Cisterna ricorda Martina e Alessia e quattro anni dalla scomparsa
Quattro anni senza Martina e Alessia. Il ricordo della strage di Cisterna è vivo. Anche quest'anno l'azione cattolica del quartiere San Valentino di Cisterna...

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Quattro anni senza Martina e Alessia. Il ricordo della strage di Cisterna è vivo. Anche quest'anno l'azione cattolica del quartiere San Valentino di Cisterna celebra la Festa dei diritti in memoria delle due ragazzine (di 13 e 7 anni) uccise dal padre, nella loro abitazione di Collina dei Pini, che poi si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola. Per l'occasione, fino al 7 marzo, i bambini e i ragazzi dai 6 ai 14 anni possono scrivere le loro lettere destinate al Consiglio comunale, a gruppi di giovani e ai sacerdoti della comunità e lasciarle nella scatola all'ingresso del palazzo comunale.

L'iniziativa si chiama Punto e a capo. È possibile scaricare il file con le tracce da seguire dalla pagina Facebook parrocchia San Valentino. Ieri alle 18 nella chiesa San Valentino e alle 19 nella basilica di Santa Lucia a Mare a Napoli si è svolta una messa in ricordo delle sorelline con la proiezione di un video musicale dal titolo Eternità, con le riprese della città dove sono cresciute, Cisterna. A Napoli sarà presente la mamma Antonietta Gargiulo, che in questi anni si è laureata con 110 e lode in scienze religiose e oggi insegna in una scuola dell'infanzia. L'unica sopravvissuta alla strage non è più tornata a Cisterna ma pian piano ha ripreso a vivere, ha creato un suo profilo Facebook e il logo Ama, acronimo di Alessia, Martina e Antonietta, con una nuvola, un arcobaleno e due cuori. «Rappresenta quello che abbiamo vissuto tra noi scrive Antonietta e quello che vogliamo comunicare agli altri: l'amore vero. Le loro tenere vite sono state costellate di gesti di amore e generosità, si sono prese cura di me. Si crede che l'arcobaleno è la strada dei bambini morti santi che vanno direttamente in paradiso. È il ponte che lega la terra al cielo, uno scambio di amore e di grazia per l'eternità. I cuori sono stati un segno presente nelle nostre vite, hanno segnato la presenza di Alessia e Martina nella mia vita e nella vita di chi le ama. Ama perché solo l'amore conclude Antonietta è il rimedio che salva la nostra vita, la nostra società. L'amore vero non è possesso, è rispetto e lascia libero l'altro, lo fa crescere».


Claudia Paoletti
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Il Messaggero