Catering e banchetti, ora il problema è trovare personale

Catering e banchetti, ora il problema è trovare personale
LA RIPRESAUn settore in crisi da quindici mesi che ora vede la luce in fondo al tunnel grazie al decreto che stabilisce la riapertura, è quello di eventi e cerimonie che potrà...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LA RIPRESA
Un settore in crisi da quindici mesi che ora vede la luce in fondo al tunnel grazie al decreto che stabilisce la riapertura, è quello di eventi e cerimonie che potrà ripartire dal 15 giugno (con green pass e regole ferree), ma il lavoro da fare è tanto e non certo facile. Lo sa bene Valentina Picca Bianchi, imprenditrice nel settore catering e banqueting, presidente del Gruppo Donne di Fipe-Confcommercio e commissaria della Fipe Confcommercio Lazio Sud. «Questa anticipazione è stata colta con grande favore sia dagli operatori ma anche da tutte le coppie di giovani sposi ormai allo stremo che hanno dovuto rinviare molte volte la data, a loro va data una voce e un ringraziamento per la pazienza avuta», spiega Valentina Picca che è anche consigliera delegata di Anbc.

«Le aziende dopo 15 mesi sono allo stremo ma è allo stremo un intero settore che è quello degli eventi. La voglia di riaccendere i motori è tanta ma stiamo trovando diversi problemi, per esempio non troviamo lavoratori disponibili, e l'argomento dovrà essere affrontato di petto dal governo».
Il problema qual è? «Tutti i sussidi che giustamente sono stati forniti durante lo stop, dalla cassa alla Naspi passando per il reddito di cittadinanza, hanno fatto sì che abbassandosi il senso dell'ambizione e anche i consumi, ci si accontenta di un reddito piuttosto che, per 400 - 500 euro in più, venire a lavorare e si perdono in questo modo figure fondamentali. Devo dire che questo mi lascia interdetta perché si urla alla necessità di lavorare e poi difronte a tanta offerta si dice no. A questo si aggiunge anche il lavoratore che in questi mesi ha cercato altro, quindi sono usciti dal settore. Molte persone hanno scelto di tornare a fare lavori più artigianali o di assistenza. Anche su questo è necessaria una profonda riflessione perché ripartiamo, ma lo facciamo un po' zoppi».
La commissaria della Fipe Confcommercio Lazio Sud non dimentica un altro settore che sta vivendo un forte disagio, quello degli eventi e dell'intrattenimento musicale: «Anche qui c'è una filiera di professionalità che è ancora ferma e non si vedono date come invece sono state fornite a noi, parlo in particolare delle discoteche che sono forme da più di un anno e non sanno che cosa ne sarà di loro».

Francesca Balestrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero