«Adesso diventa una scommessa: Latina e Gaeta debbono rappresentare la nostra provincia e spendere le rispettive...
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nostra provincia e spendere le rispettive specificità e i rispettivi progetti per cercare di imporre il marchio culturale di un territorio
che merita l'attenzione che gli spetta». Lo ha detto ieri la sindaca Matilde Celentano, all'indomani dell'ingresso in finale anche del capoluogo pontino. Ieri però, niente conferenza stampa a Latina, ma solo una mano tesa ai cugini del Golfo in vista chissà di una collaborazione futura. «Coniugare la cultura del mare di cui Gaeta è regina e quella delle città del Novecento e del razionalismo di cui Latina è indubbiamente capofila - la Celentano - con le ulteriori potenzialità che il territorio provinciale, in tutte le sue componenti esprime per la sua vocazione e per la sua storia, potrebbe rappresentare per le due
città, e dunque per l'intera provincia pontina, il momento decisivo sul fronte della crescita culturale e turistica intrapresa. Ho già parlato con il sindaco Leccese non appena siamo stati raggiunti dalla notizia del nostro ingresso alla fase finale del concorso per la
Capitale italiana della cultura 2026, e confido nella capacità di entrambi di raggiungere l'obiettivo di rendere più forti e più competitive le nostre due città e con loro l'intera provincia di
Latina».
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Il Messaggero