Cantiere di via Quarto, Riccardo chiede al Comune risarcimento da 7 milioni

Cantiere di via Quarto, Riccardo chiede al Comune risarcimento da 7 milioni
Oltre 7 milioni di euro. E' quanto chiede al Comune di Latina la società che fa riferimento all'imprenditore Massimo Riccardo per la mai realizzata palazzina di via...

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Oltre 7 milioni di euro. E' quanto chiede al Comune di Latina la società che fa riferimento all'imprenditore Massimo Riccardo per la mai realizzata palazzina di via Quarto a titolo di risarcimento del danno subìto. Nei giorni scorsi a piazza del Popolo è stata notificata la fissazione dell'udienza davanti al giudice civile del Tribunale di Latina a gennaio prossimo.


 

La società e il suo legale rappresentante chiedono che previo accertamento e declaratoria di responsabilità dell'Ente per aver indotto i medesimi a prestare legittimo affidamento circa l'edificabilità dell'area insistente in Latina il Comune sia condannato al risarcimento dei danni subiti e subendi, quantificati in euro 7.261.445 per la società, in euro 101.211 per il suo Legale rappresentante oltre ad altre voci di danno da quantificarsi in corso di causa.

All'origine della richiesta i pregiudizi assertivamente subiti conseguentemente all'annullamento d'ufficio, rispettivamente: dell'Atto di assenso edificatorio inizialmente rilasciato, facendo affidamento sul quale l'Impresa ha sottoscritto una serie di contratti preliminari di compravendita, e realizzato opere di fondazione e di contenimento dei terrapieni; dello Strumento urbanistico attuativo di riferimento dell'iniziativa edilizia relativo all'ambito territoriale in cui avrebbe dovuto trovare realizzazione il progettato edificio residenziale, Piano particolareggiato parimenti, successivamente al permesso di costruire, ritirato. In definitiva il Comune aveva rilasciato il permesso per costruire ma lo aveva revocato nel 2016 quando il cantiere di via Quarto era già stato avviato e dopo che l'impresa costruttrice aveva già sottoscritto numerosi contratti preliminari di vendita oltre ad avere iniziato a realizzare le fondamenta della palazzina, quelle che ancora oggi sono ben visibili. Nel frattempo era arrivato anche l'annullamento del Piano particolareggiato da parte dell'allora commissario prefettizio Giacomo Barbato. La mancata realizzazione dell'immobile ha peraltro dato vita ad una serie di contenziosi civili e penali tra acquirenti e costruttore.


Uno di questi è stato avviato da una professionista di Latina che aveva versato oltre 100mila euro tra caparra e acconto per l'acquisto di un immobile da 360mila euro e che si è vista dare ragione dal giudice civile il quale ha disposto la restituzione della somma. Adesso tocca all'amministrazione comunale difendersi dalla richiesta di risarcimento dei danni, incarico che è stato affidato all'avvocato Francesco Cavalcanti.
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Il Messaggero