Cammina sul bagnasciuga al Lido di Latina e trova un'anfora romana

Cammina sul bagnasciuga al Lido di Latina e trova un'anfora romana
Immaginate di passeggiare spensierati sul bagnasciuga e di imbattervi in un'anfora romana del II secolo a.C. È quello che è successo ieri sul lato sinistro del...

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Immaginate di passeggiare spensierati sul bagnasciuga e di imbattervi in un'anfora romana del II secolo a.C. È quello che è successo ieri sul lato sinistro del lungomare di Latina dove, all'altezza della sesta passerella, poco dopo Capo Portiere, un bagnante ha trovato per caso un collo d'anfora di tipo Dressel 2-4, immediatamente raccolta e messa in sicurezza dal bagnino che l'ha consegnata a sua volta alla Guardia Costiera.

La scoperta è avvenuta in mattinata, nel corso di una giornata molto calda e dove il mare era particolarmente limpido e trasparente. Un clima perfetto per fare due passi sulla spiaggia e che ha reso possibile il ritrovamento da parte di un signore che, con sua grande sorpresa, si imbattuto nel reperto archeologico mentre camminava sul bagnasciuga. Immediata la chiamata al bagnino più vicino, che in pochi secondi ha lasciato la sua postazione poco distante ed è arrivato sul posto: il ragazzo, uno degli assistenti bagnanti della Cooperativa Blue Work Service, in servizio sulle spiagge libere del comune di Latina, con enorme cautela ha raccolto il collo d'anfora sulla sabbia, mettendosi subito in contatto con l'ufficio marittimo della Guardia Costiera. A prenderla in carico, a quel punto, è stato il comandante Samuel Sasso.

Secondo i primi accertamenti effettuati, si tratterebbe di un'anfora Dressel 2-4, apparentemente risalente ad un periodo tra il I e il II secolo a.C. Il reperto, perfettamente ben conservato, risalirebbe dunque all'epoca romana, arrivata sulla spiaggia pontina probabilmente trasportata dalle correnti nella notte. Già da qualche ora sono iniziati ulteriori verifiche, utili a comprendere con certezza se si tratti effettivamente di un originale o di una riproduzione, anche se nulla sembra portare in questa direzione.
Questo tipo di anfore erano utilizzate in antichità per il trasporto via mare di vino, olio ed altre merci lungo le rotte commerciali che costeggiavano l'Italia. Secondo diversi studi, come quello di Stefano Iavarone dell'Università di Napoli "L'Orientale" e Gloria Olcese dell'Università" La Sapienza" di Roma, la loro adozione "avviene secondo modalità non ben definite in un arco cronologico piuttosto ampio che, in area tirrenica, va dal 70 a.C. circa, quando si datano alcune produzioni dell'area di Terracina3, agli ultimi decenni del I secolo a.C., cui sembra databile l'inizio della produzione vesuviana".

Un ritrovamento di indubbia importanza dunque, quello di ieri mattina, reso possibile dalla limpidezza del mare di Latina negli ultimi giorni, come tra l'altro confermato dall'avvistamento di diversi delfini in più parti del lungomare. Poco prima dell'ora di pranzo, infatti, hanno fatto il giro del web le immagini di un delfino che facevano capolino dall'acqua all'altezza del quarto chiosco, sul lato sinistro del litorale, mentre un altro qualche ora dopo è sbucato all'altezza del Lido Nolivè, sul versante opposto.
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Il Messaggero