Latina, Diego Giliberti va in pensione: Borgo Grappa resta senza medico

Latina, Diego Giliberti va in pensione: Borgo Grappa resta senza medico
A Borgo Grappa si sentono sempre più abbandonati, dopo l'ultimo duro colpo ricevuto. Lo storico medico di famiglia, Diego Giliberti, è andato in pensione dopo 43...

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A Borgo Grappa si sentono sempre più abbandonati, dopo l'ultimo duro colpo ricevuto. Lo storico medico di famiglia, Diego Giliberti, è andato in pensione dopo 43 anni di servizio nel borgo. Ma la novità che ha lasciato i residenti senza parole è la scelta della dottoressa subentrata a Giliberti di trasferirsi a Latina centro, in piazzale Carturan, abbandonando di fatto i pazienti di Borgo Grappa. Una scelta legittima, visto che è facoltà del medico scegliere la propria sede all'interno del distretto dopo aver ottenuto l'assegnazione del posto, ma di certo è una decisione che comporta grossi disagi per i cittadini.


«E' un duro colpo da sopportare - spiega Giuseppe Lombardi, Presidente della Pro Loco di Borgo Grappa - qui abbiamo avuto per 43 anni un medico estremamente disponibile che ha reso onore al suo ruolo, andando ben oltre gli obblighi del suo incarico, assistendo i residenti del Borgo in maniera eccellente senza mai risparmiarsi. Ora però il dottor Giliberti è giustamente andato in pensione e noi ci troviamo senza un medico, poiché la dottoressa Balbina Rosario ha deciso di trasferire lo studio in centro a Latina. Una decisione legittima, questo teniamo a precisarlo, ma che ci lascia tra notevoli difficoltà. Per molti, specialmente per gli anziani, è complicato spostarsi dal borgo e raggiungere il centro della città. Per questo motivo chiediamo che Borgo Grappa abbia un medico di famiglia, con lo studio nella nostra frazione, in modo tale da poter proseguire nel servizio di assistenza che il dottor Giliberti ha portato avanti per decenni, introducendo peraltro proprio la dottoressa Rosario nel suo studio».
Un passaggio di consegne che in realtà non è mai avvenuto. Le motivazioni del trasferimento pare siano di carattere logistico, i residenti riferiscono di un tentativo, fallito, di ottenere dei locali nel Centro civico per ospitare l'ambulatorio. Ma lo studio del medico di base è in realtà privato, seppur gestito con un incarico che lega il medico alla Regione.

«Speriamo - commenta Lombardi - che al di là delle legittime motivazioni e degli aspetti formali, si possa trovare una soluzione in grado di tenere conto delle esigenze dei residenti. Qui a Borgo Grappa abbiamo ormai perso tutto, prima avevamo banche, ferramenta, negozi, locali, discoteche... Era un luogo di sosta per tanti turisti, mentre ora le auto sfrecciano via, il borgo è in decadenza e stiamo perdendo tutto, un pezzo alla volta. Almeno lasciateci il medico».

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Il Messaggero