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Un conto economico da oltre un miliardo di euro per un risultato in perfetto pareggio. La cifra a nove zeri è contenuta nel bilancio d'esercizio 2021 della Asl di Latina, dal quale è possibile ricavare i risultati conseguiti in termini di servizi e prestazioni erogati lo scorso anno. La relazione sulla gestione, a firma della direttrice generale Silvia Cavalli, mette in evidenza un incremento complessivo dei costi di poco inferiore a 70 milioni di euro, riconducibile principalmente al forte impatto sanitario, sociale ed economico determinato dalle diverse fasi della pandemia Covid e dalle misure messe in atto per contrastarla.
IL RICHIAMO
Nel documento contabile non si tiene conto delle correzioni richieste dalla Corte dei conti in ragione di gravi irregolarità contabili idonee a pregiudicare, anche in prospettiva, gli equilibri economico-finanziari. La manager Cavalli ha spiegato che le correzioni richieste «verranno plausibilmente contabilizzate sul bilancio 2022, poiché la norma dice che vanno sul primo ciclo di bilancio utile». «L'Azienda ha prontamente avviato si legge comunque nella relazione sulla gestione 2021 - molteplici attività strumentali volte all'esecuzione della delibera (della Corte dei conti, ndr) E ciò in ragione, innanzitutto, della portata delle misure correttive richieste, che riguardano varie annualità a far data dall'esercizio 2017.
I COSTI
A livello aggregato si legge nella relazione - si rilevano costi per assistenza di poco inferiori a 1,1 miliardi di euro, di cui il 5% circa destinati ai servizi di prevenzione collettiva e sanità pubblica, il 54% circa destinati all'assistenza distrettuale e il rimanente 41% circa destinati all'assistenza ospedaliera.
LE ATTIVITÀ
Nel corso del 2021, si ricostruisce dal bilancio, il Covid ha impattato anche sulla programmazione delle attività. I dati indicano un decremento del 7% dei ricoveri ordinari a cui è seguito un incremento, pari a circa il 35%, dei ricoveri presso strutture private accreditate. Questo andamento è scritto nella relazione - trova la propria giustificazione nella modifica del regime assistenziale di alcune unità organizzative universitarie, che da gennaio non sono più dipendenti dalla Asl di Latina ma dall'Icot. Inoltre, l'emergenza Covid ha determinato una riduzione dei ricoveri programmati nonostante siano stati attuati interventi di recupero presso strutture Asl e strutture private accreditate. I ricoveri in urgenza, invece, sono stati trattati nelle strutture ospedaliere dell'azienda. L'analisi dei dati, infine, mostra gli effetti dell'emergenza Covid sugli accessi al pronto soccorso: superiore del 9% rispetto al 2020, ma comunque ben al di sotto del valore registrato prima dell'emergenza. La percentuale degli accessi in codice rosso seguiti da ricovero si è confermata essere la più rilevante, sebbene in flessione rispetto all'anno precedente. Dati questi ultimi riportati tenendo conto dell'introduzione dei nuovi codici di triage (arancione e celeste).
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Il Messaggero