Azienda fallita e tfr negato, il giudice condanna l'Inps a pagare

Azienda fallita e tfr negato, il giudice condanna l'Inps a pagare
 Aveva ricevuto il benservito dall'Inps che gli aveva negato il pagamento del trattamento di fine rapporto dovuto dal Fondo di Garanzia essendo fallita l'azienda...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 Aveva ricevuto il benservito dall'Inps che gli aveva negato il pagamento del trattamento di fine rapporto dovuto dal Fondo di Garanzia essendo fallita l'azienda della quale era stato dipendente per oltre trenta anni ma il giudice del Tribunale del lavoro ha accolto la sua istanza e condannato l'ente al pagamento di quanto richiesto.


La vicenda riguarda un lavoratore licenziato nel 2012 dall'azienda che poi nel 2017 era fallita: il dipendente aveva chiesto di poter entrare nella procedura concorsuale con l'insinuazione nel passivo due anni dopo al fine di vedersi riconoscere il Tfr che non gli è mai stato liquidato. L'istanza, presentata nel luglio 2020, era però stata respinta dal Fondo di garanzia dell'ente che aveva giudicato il diritto prescritto essendo trascorsi più di cinque anni dalla fine del rapporto di lavoro.


Una interpretazione delle norme errata visto che è possibile richiedere l'intervento del Fondo nel caso in cui il datore di lavoro insolvente risulti sottoposto a procedure concorsuali. Il lavoratore, rappresentato dall'avvocato Federico D'Arienzo, ha impugnato il diniego dell'Inps facendo ricorso al giudice del lavoro che ha accolto in pieno la domanda condannando l'Inps al pagamento dell'intero trattamento di fine rapporto maturato che ammonta a quasi 50mila euro oltre agli interessi e le spese di lite.
La sentenza del giudice Valentina Avarello ha sottolineato l'errata applicazione della norma sulla prescrizione che è corresponsione del trattamento di fine rapporto dall'Inps, in caso di insolvenza del datore di lavoro, ha natura di diritto che non si perfeziona con la cessazione del rapporto ma al termine della procedura esecutiva.
«E' una sentenza giusta che riconosce il diritto del lavoratore di ricevere una somma di denaro nel momento in cui perde la propria occupazione sottolinea l'avvocato D'Arienzo - specie nel momento di difficoltà economiche che sta affrontando attualmente il mondo del lavoro».


Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero