La guerra sotterranea tra Lega e Cinque Stelle sulle autonomie chieste da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna, sta disegnando alleanze impensabili fino a poco tempo fa. Come...
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La domanda è semplice. Come si inseriscono le tre intese nel percorso già definito del federalismo fiscale e che prevede la definizione di «livelli essenziali delle prestazioni»? Tradotto: la legge dice che in tutto il territorio nazionale vanno garantiti servizi della stessa qualità e lo Stato agisce sotto il profilo «perequativo», ossia aiuta chi ha meno risorse per garantire quei servizi. Insomma, se non si definiscono prima i livelli essenziali delle prestazioni, il sistema potrebbe essere “squilibrato”. Inoltre, spiega il parere del ministero, «non si può prescindere da un’attenta valutazione della spesa sostenuta dalle amministrazioni statali per le funzioni trasferite, stante la necessità di procedere, a seguito del trasferimento delle stesse funzioni, ad una riduzione degli stanziamenti delle amministrazioni interessate in misura corrispondente alle maggiori entrate riconosciute alle Regioni». Anche qui, il conto del dare e dell’avere andrebbe fatto prima, e non dopo che le intese sono state siglate.
IL PASSAGGIO
C’è poi un punto su cui il Tesoro punta particolarmente il dito.
Il Messaggero